Sinistra Anticapitalista

Sinistra Anticapitalista

A Roma il 30 novembre: per una grande e unitaria manifestazione che coinvolga tutti i movimenti a sostegno della Palestina e contro le guerre

1 month ago
Sinistra Anticapitalista esprime forte preoccupazione per le dinamiche di divisione che rischiano di approfondirsi all’interno dell’ampio movimento contro il genocidio a Gaza, la politica criminale dello Stato di Israele e a sostegno del popolo palestinese. Per questo facciamo appello a tutte le realtà politiche che hanno convocato due piazze a Roma il 30 novembre, all’unità e alla convergenza nella organizzazione del corteo di Roma del 30 novembre. La divisione non può che danneggiare la causa del popolo Palestinese che nella “Dichiarazione di Pechino” di luglio ha finalmente trovato un momento di convergenza, invitando al suo primo punto a: “Unire gli sforzi per affrontare l’aggressione sionista e fermare la guerra genocida portata avanti dallo stato occupante e dalle bande di coloni, con il sostegno e la partecipazione degli Stati Uniti d’America; per resistere ai tentativi di deportazione del nostro popolo dalla sua terra e patria, la Palestina; per costringere l’entità sionista a porre fine all’occupazione della Striscia di Gaza e del resto dei territori occupati, ribadendo la totale adesione all’unità dei territori palestinesi, tra cui la Cisgiordania, Gerusalemme e la Striscia di Gaza”. Sarebbe paradossale che l’unità ritrovata in Palestina, pur nelle divergenze storiche presenti tra le diverse organizzazioni palestinesi, non [...]
mugandu

Emilia Romagna e Umbria: vince chi perde di meno

1 month ago
di Andrea Martini Come al solito, non ci facciamo impressionare dalle dichiarazioni più o meno trionfalistiche che fanno seguito alle diverse prove elettorali parziali che si susseguono sulla scena politica. E’ evidente per tutti che la riconferma dell’amministrazione di centrosinistra nella regione Emilia Romagna e la parallela riconquista dell’Umbria da parte della stessa coalizione non rappresentano un’inversione di tendenza rispetto alla resistibile crescita dell’estrema destra a guida meloniana. Non sono un’inversione perché, un po’ come è accaduto su scala molto più importante giusto due settimane fa negli Stati Uniti, il prevalere di uno dei due schieramenti sull’altro, più che un successo del vincente rappresenta la sconfitta dell’altro. In realtà, nessuno dei due principali schieramenti che in maniera asimmetrica si contrappongono in Italia manifesta una capacità di vera e concreta egemonia politica sul paese. Un paese e un’opinione pubblica sempre più disillusi e disimpegnati, che guardano con un interesse distaccato ad una vicenda politica tanto chiassosa quanto priva di reali contenuti dirimenti. Quanto sei razzista? Di più o di meno? Quanto sei favorevole alle privatizzazioni, di più o di meno? Quanto sei contrario ad una tassa patrimoniale fortemente progressiva, di più o di meno? Quanto all’autonomia regionale, ti basta la “riforma [...]
loc

L’autunno di lotta contro il governo e i padroni

1 month ago
Costruiamo il successo delle mobilitazioni (dei movimenti operaio, studentesco, ambientalista, transfemminista, contro la repressione, le guerre e per fermare il genocidio del popolo palestinese) e in particolare della giornata di sciopero generale del 29 novembre che sarà la scadenza centrale contro la finanziaria di guerra del governo Meloni [Franco Turigliatto] ★ E’ un autunno molto duro ed inquietante quello che si manifesta nel 2024, segnato sul piano internazionale dal genocidio a Gaza, ma anche in Cisgiordania del popolo palestinese e l’estensione dell’intervento militare mortale e distruttivo anche in Libano da parte del governo sionista di estrema destra israeliano col sostegno attivo di tutte le potenze occidentali; con l’interminabile e luttuosa guerra in Ucraina prodotta dall’invasione della Russia neozarista; ora anche con l’ascesa al potere del più potente imperialismo, quello americano, della destra politica di Trump in connubio con un gruppo di plutocrati capitalisti non meno autoritari e potenzialmente violenti; infine con i segnali sempre più drammatici e tragici che ci giungono dagli sconvolgimenti climatici mentre i governi in gran parte del mondo guardano da un’altra parte. Le contraddizioni del sistema capitalista con le crisi economiche, lo scontro tra le grandi potenze capitaliste e le loro scelte oppressive e di dominio si [...]
checchino

Licia Pinelli, da quel quarto piano in questura. Una vita di lotta per verità e giustizia

1 month 1 week ago
L’ 11 novembre, a Milano, è morta Licia Rognini Pinelli. Aveva 96 anni e per oltre mezzo secolo si è battuta alla ricerca della verità sulla morte di suo marito senza mai ottenerla. “Uno Stato che non ha il coraggio di riconoscere la verità è uno Stato che ha perduto, uno Stato che non esiste”, il suo commento amaro. Licia era la moglie del ferroviere anarchico Giuseppe Pinelli assassinato alla Questura di Milano nell’ambito dei depistaggi che miravano ad appioppare agli anarchici la paternità della Strage di Stato per antonomasia, la strage di Piazza Fontana. La ricordiamo con un’intervista che Licia ha rilasciato a Francesco “baro” Barilli nel gennaio 2008, apparsa su “La Piuma e la Montagna” (Manifestolibri, 2008), libro curato assieme a Sergio Sinigaglia Ⓐ Volevo chiederti qualcosa su quegli anni, sulla militanza di Pino. E sulla vostra vita a Milano, anche paragonandola con il contesto attuale. Sono situazioni totalmente diverse, quasi impossibili da confrontare. Un tempo c’era un clima molto più aperto, mentre oggi si ha un’impressione di estraneità, di distacco fra le persone, persino fra chi abita nello stesso condominio. Già un dialogo, un livello minimo di conoscenza, è difficile; l’idea di darsi una mano è addirittura impossibile. A [...]
checchino

Usa, gli anticapitalisti di fronte al ritorno di Trump

1 month 1 week ago
«Anche se ci prepariamo a resistere, con tutti i mezzi disponibili, all’imminente assalto ai movimenti progressisti e alle popolazioni vulnerabili, la sinistra socialista deve fare i conti con le tendenze politiche verso destra di gran parte della classe operaia e analizzare chiaramente come invertirle». Risoluzione del comitato nazionale di Solidarity, organizzazione statunitenze che fa riferimento alla Quarta Internazionale ★ “Non dovrebbe essere una grande sorpresa che un Partito Democratico che ha abbandonato la classe operaia si accorga che la classe operaia ha abbandonato loro. Mentre la leadership democratica difende lo status quo, il popolo americano è arrabbiato e vuole un cambiamento. E hanno ragione”.(Bernie Sanders) Le elezioni americane di novembre hanno prodotto una vittoria schiacciante dell’estrema destra, non solo negli Stati Uniti ma anche a livello internazionale. Si sono propagate onde d’urto non solo sull’establishment del Partito Democratico, ma anche sulle forze progressiste e sui movimenti per la giustizia razziale, indigena e di genere. Certo, la vittoria decisiva di Trump ha scongiurato i timori di un caos post-elettorale e di una crisi costituzionale – e tutte le accuse inventate dalla destra di “massicci brogli elettorali” sono evaporate come la rugiada del mattino. Possiamo anche tracciare una linea conclusiva sul lascito presidenziale duraturo [...]
checchino

Comunicato della sinistra genovese sui fatti del Liceo Fermi

1 month 1 week ago
La vicenda che ha coinvolto una classe quinta del Liceo “Fermi” di Genova in visita all’Expo Training di Milano per svolgere una “normale” attività di PCTO (Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento, cioè l’ex Alternanza scuola-lavoro) e che si è trovata inaspettatamente di fronte ad una “lezione” in cui alcuni esponenti delle “forze dell’ordine” dimostravano come si utilizza il manganello, rappresenta un fatto gravissimo che va denunciato in tutti i modi. Esprimiamo la nostra solidarietà agli studenti ed alle studentesse che hanno assistito e che hanno reso pubblici questi fatti, così come alle loro famiglie ed al personale scolastico. Riteniamo che nella scuola pubblica non possano trovare posto attività che incitano alla violenza, a logiche repressive ed a comportamenti maschilisti, come quelli emersi dalle testimonianze e dai video pubblicati, e che sia necessario rispondere collettivamente a questi fatti. Assistiamo negli ultimi anni ad una presenza invasiva e in aumento esponenziale dei militari e delle forze dell’ordine nelle nostre scuole e Università, una presenza che niente ha di educativo ed è peraltro in pieno contrasto con quell’educazione alla pace che tante scuole inseriscono nei propri piani dell’offerta educativa. Si tratta di attività pensate e finanziate per inculcare nelle giovani [...]
loc

Trionfo di Trump, vittoria della brutalità capitalista e dell’estrema destra

1 month 1 week ago
La maggioranza degli elettori ha scelto la brutalità di un bianco reazionario, razzista e misogino, un capitalista scettico sul clima il cui osceno slogan elettorale “Drill, baby, drill” (trapana, mio caro, trapana) riassume la sua caricatura e fa ripiombare i suoi elettori nel fantasma di un’America onnipotente [NPA-L’Anticapitaliste] Dopo settimane di minacce di insurrezione armata in caso di sconfitta, questa volta Trump non può certo sostenere che i democratici hanno truccato le elezioni. Ha vinto, e ha vinto anche nei numeri assoluti. Gli elettori gli hanno dato quasi 72 milioni di voti contro gli oltre 66 milioni di Kamala Harris.[1] Era previsto, anche se si poteva sperare ancora che Trump non vincesse… Ma è stato vero il contrario: i repubblicani hanno addirittura conquistato la maggioranza al Senato. La maggioranza degli elettori ha quindi scelto la brutalità di un bianco reazionario, razzista e misogino, un capitalista scettico sul clima il cui osceno slogan elettorale “Drill, baby, drill” (trapana, mio caro, trapana) riassume la sua caricatura e fa ripiombare i suoi elettori nel fantasma di un’America onnipotente. Ma in America, come in Europa, il sistema economico senza via d’uscita della corsa al profitto e del suo ordine sociale ineguale, generano un ripiegamento [...]
checchino

“Goccia fredda” a Valencia, crisi climatica e gestione irresponsabile

1 month 2 weeks ago
Il ceto politico dello stato spagnolo non è il solo a dover apprendere velocemente una lezione: in tutta Europa si fa strada l’identificazione di gruppi politici al potere e l’assenza di umanità ed empatia nei confronti delle persone [Fabrizio Dogliotti] In questo periodo marcato da segnali assai poco gradevoli per il mondo (il massacro del popolo palestinese, la disastrosa lunga guerra in Ucraina, l’auge dell’estrema destra, occorre fare una lista completa?) ci mancava solo una grande catastrofe ambientale. Eccola puntuale: nella Comunità Valenciana, in Spagna, una tremenda alluvione ha letteralmente devastato buona parte dei comuni della cintura nord di Valencia, provocando in pochi minuti un numero ancora imprecisato di morti (se ne calcolano più di mille) e causato distruzioni mai viste in queste zone. Perché puntuale? Non certo per la sfiga che sembra perseguitare il pianeta ultimamente ma per cause concrete. Il fenomeno atmosferico cha ha colpito Valencia è conosciuto da tutti coloro che abitano da secoli in prossimità del Mediterraneo (anche dalle nostre parti) come “goccia fredda”. I numerosi corsi d’acqua in secca che sboccano nel mare lungo la costa, per un effetto dovuto sostanzialmente alla differenza di temperatura stagionale del mare e delle perturbazioni metereologiche, provoca piogge torrenziali [...]
checchino

La scuola torna a lottare

1 month 3 weeks ago
Lo sciopero del 31 ottobre, indetto da USB, Cub e Flc-Cgil è una occasione fondamentale per dimostrare al governo Meloni che le lavoratrici e i lavoratori della conoscenza si collocano all’opposizione [Francesco Locantore] Scarica il volantino Finalmente la scuola torna a lottare! Lo sciopero del 31 ottobre, indetto da USB, Cub e Flc-Cgil è una occasione fondamentale per dimostrare al governo Meloni che le lavoratrici e i lavoratori della conoscenza si collocano all’opposizione. E’ l’occasione perché l’insofferenza diffusa verso le politiche postfasciste, militariste e neoliberiste che il governo sta attuando nell’istruzione, nell’università e nella ricerca si trasformi in una lotta politico sindacale, con gli strumenti che sono propri della classe lavoratrice, a cominciare appunto dallo sciopero. Molte manifestazioni di piazza sono previste in coincidenza con lo sciopero, a partire dal presidio davanti al Ministero dell’istruzione e del merito a viale Trastevere a Roma. Ormai da molti anni, ma in particolare dopo il periodo di emergenza sanitaria, il conflitto sindacale nei settori della conoscenza stenta a ripartire. La responsabilità principale è sicuramente dei sindacati, che spesso non danno continuità alle giornate di sciopero, sempre più sporadiche e rituali. Questa volta la Flc ha scelto uno slogan molto efficace: “I lavoratori fanno [...]
loc

MANOVRA 2025, SACRIFICI PER TANTI MA NON PER TUTTI

1 month 3 weeks ago
di Andrea Martini I “sacrifici per tutti”, che il ministro dell’Economia Giorgetti aveva evocato già in un’intervista a Bloomberg all’inizio di ottobre, effettivamente ci saranno, anche se non proprio per tutti. Ieri, 24 ottobre, la manovra finanziaria per il prossimo 2025 è stata ufficialmente presentata alla Camera dal governo Meloni. Lunedì 28 inizieranno i lavori nella commissione Bilancio, mentre la presentazione di emendamenti dovrà essere fatta entro la prima settimana di novembre. Giorgia Meloni ha raccomandato ai parlamentari della sua coalizione di non presentare proposte di modifica, ma ha comunque riservato 120 milioni per coprire eventuali spese aggiuntive sostenute da qualcuno dei suoi. La finanziaria, come avevamo già affermato qualche giorno fa, quando disponevamo però solo di un brogliaccio iniziale, sembra rispettare pedissequamente i parametri del “nuovo” patto di stabilità europeopost-pandemia, e in particolare l’indicazione di portare nel 2027 il rapporto deficit/PIL al 2,6%. Per farlo usa a piene mani le forbici, o meglio, l’ascia, con pesanti tagli (benevolmente descritti come “riduzione e razionalizzazione della spesa”) ai bilanci di tutti i ministeri (salvo quello della Sanità e quello della Difesa): i tagli saranno di 5,2 miliardi nel 2025, altri 4 miliardi nel 2026 e ulteriori 3,5 miliardi nel 2027. I [...]
loc
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14 hours 31 minutes ago
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