Dopo aver dovuto annullare la riunione del 2020 a causa dello scoppio della pandemia di coronavirus, la Quarta Internazionale è riuscita ad organizzarla online nel 2021. Il Comitato Internazionale è l’organo politico centrale della QI e nell’ultimo periodo ha tenuto la sua riunione annuale di cinque giorni all’IIRE di Amsterdam.
Quest’anno abbiamo accolto 64 membri del CI e 30 osservatori e ospiti di 49 organizzazioni diverse. In totale, c’erano partecipanti da trentanove paesi: Algeria, Argentina, Australia, Austria, Bangladesh, Belgio, Brasile, Gran Bretagna, Canada-Quebec, Colombia, Danimarca, Ecuador, Francia, Germania, Grecia, Hong Kong, Irlanda, Italia, Giappone, Messico, Marocco, Olanda, Norvegia, Pakistan, Panama, Perù, Filippine, Portogallo, Porto Rico, Russia, Sud Africa, Spagna, Sri Lanka, Svezia, Svizzera, Turchia, Stati Uniti, Venezuela.
Come consueto, l’intera riunione è stata condotta in tre lingue: inglese, francese e spagnolo, con una squadra di interpreti volontari che hanno fornito la traduzione simultanea durante tutta la sessione. Per renderlo accessibile ai compagni in fusi orari così diversi come Mindanao e il Messico, tenere una riunione così grande ha richiesto un numero limitato di ore al giorno, eppure i compagni in Australia hanno partecipato, collegandosi da casa alle 3 del mattino. Il successo della riunione si deve agli sforzi del team di interpreti e di altri che hanno preparato e organizzato con cura gli aspetti tecnici della riunione, così come alla cooperazione dei partecipanti.
L’incontro è iniziato con la discussione e l’approvazione del testo su “La nuova ascesa del movimento delle donne”, frutto di una lunga elaborazione da parte della Commissione delle donne del QI. Contiene un’analisi approfondita del contesto in cui si è sviluppato questo movimento, con l’evoluzione della condizione delle donne, i mezzi specifici di lotta adottati da questa ondata, così come i compiti dei rivoluzionari nel movimento.
Un’analisi più circostanziata della situazione internazionale è stata presentata dal Bureau della Quarta Internazionale. La crisi del COVID-19 si colloca all’incrocio tra la crisi economica e quella ecologica. E’ anche stato fornito un riassunto delle lotte più importanti dell’anno passato, così come una panoramica dei principali compiti per ricostruire una sinistra antisistema capace di sfidare il sistema capitalista e proporre un’alternativa per il 21° secolo. Le ricche discussioni alla riunione del CI ci hanno permesso di completare e migliorare il testo che sarà pubblicato alla fine di marzo.
Questo documento generale è stato completato da una relazione sulla situazione in Medio Oriente e Nord Africa, a dieci anni dall’inizio della “primavera araba”, sottolineando la necessità di comprenderla come un processo a lungo termine: rivolte contro la povertà e la disoccupazione, l’assolutismo e la corruzione, scontrandosi con diversi regimi controrivoluzionari, ma riemergendo come abbiamo visto con una seconda ondata nel 2019-2020 Le note sulla situazione in America Latina, discusse in una riunione regionale poco prima del CI, sono state presentate per la discussione internazionale durante la sessione. Un ulteriore incontro regionale produrrà un documento più elaborato su questa base. Queste note hanno evidenziato l’incapacità della maggior parte dei governi di affrontare la crisi sanitaria, economica e sociale combinata. Pur notando che l’equilibrio generale del potere non è cambiato, si è osservato il riemergere di lotte potenti come in Cile.
Sulle questioni ambientali, una mozione sui compiti attuali del movimento per il clima in vista della COP26 a Glasgow e una risoluzione sulla necessità di un cambiamento radicale nel settore dei trasporti sono state discusse e adottate a larga maggioranza.
Su questioni più immediate, sono state adottate una risoluzione a sostegno del movimento in corso in Birmania e un’altra a sostegno di Dimitris Koufodinas, detenuto politico in Grecia impegnato in un durissimo sciopero della fame:
Il Comitato Internazionale della Quarta Internazionale esige urgentemente la soddisfazione delle giuste richieste del prigioniero politico Dimitris Koufodinas, in sciopero della fame dall’8 gennaio 2021. Se il governo greco non interviene immediatamente, la perdita della sua vita o danni irreversibili alla sua salute sono imminenti.
Noi chiediamo:
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che sia trasferito alla prigione di Korydallos;
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la fine di tutti gli interventi arbitrari legali e di fatto contro di lui;
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la fine di ogni trattamento discriminatorio nei suoi confronti.
Durante l’ultima sessione, a porte chiuse, il CI si è occupato di questioni organizzative interne. La posizione presa dall’ufficio di presidenza di sospendere i collegamenti con l’NSSP dello Sri Lanka è stata confermata.
23 di febbraio de 2021
Traduzione: Sinistra Anticapitalista