Sinistra Anticapitalista

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La partita truccata della finanziaria di Meloni

5 days ago
Verso una nuova legge finanziaria liberista e antipopolare [Franco Turigliatto] E’ cominciato la discussione nel governo e nei media su quali saranno i contenuti della prossima legge di bilancio (che ad oggi viene quantificata in 25 miliardi di euro) e sulle diverse proposte delle forze politiche e sociali. Il ritornello abituale, teso a nascondere le scelte di classe del governo e dei capitalisti, è quello solito: “Non ci sono le risorse per accontentare tutti”; quindi non si può assolutamente pensare di affrontare e risolvere le grandi questioni sociali del paese, sanità, occupazione, difesa dell’ambiente. Al massimo si può tagliare qualcosa qua e là per redistribuirlo da altre parti a risultato zero. E’ un gioco totalmente truccato non solo da parte dell’esecutivo, ma anche, e non meno, dalla “opposizione borghese e liberista” al governo rappresentata da alcuni giornali. E’ truccato in primo luogo perché non si apre mai il capitolo delle entrate, cioè si esclude un aumento della imposizione fiscale per il capitale, le rendite e per le fortune delle classi possidenti al fine di avere le risorse per i servizi sociali fondamentali. E’ ben nota la storia della tassazione dei super profitti delle banche, una misura che è vissuta un [...]
checchino

Il governo torna dalle ferie. L’opposizione ancora no

6 days 14 hours ago
Gli squilibri della maggioranza, da soli, non frenano il lavoro devastante della destra contro la vita e i diritti delle classi lavoratrici [Franco Turigliatto] Gli impresentabili personaggi che costituiscono il governo di estrema destra si sono ritrovati il 30 agosto per la prima riunione del Consiglio dei Ministri per affrontare la complicata agenda dell’autunno. Gli squilibri della maggioranza di governo Al di là della convergenza di facciata ribadita nel comunicato finale, le tensioni all’interno della maggioranza, caratterizzate nel mese di agoste da dichiarazioni con numerosi distinguo ed anche palesi divergenze tra le tre componenti, sono ben presenti e corrispondono sia alle vicende internazionali segnate sempre più da inquietanti dinamiche di guerre, ma anche e soprattutto di essere arrivati al tempo della legge finanziaria e delle grandi scelte economiche e sociali che questa comporta. Il governo Meloni si trova davanti una situazione economica difficile, con un po’ tutti i paesi europei che arrancano, un debito pubblico molto grande, il ritorno delle norme del Patto di stabilità, pure riviste e più articolate nel tempo, ma anche più costrittive, che lasciano ben poco spazio di manovra. Deve praticare quindi una nuova e più accentuata politica di austerità e di rispetto delle politiche liberiste [...]
checchino

Stop al genocidio di Gaza e alla colonizzazione totale della Palestina!

1 week 2 days ago
Rompiamo il silenzio! Denunciamo la complicità delle grandi potenze e del governo italiano! A Gaza la tragedia continua [Gipppò Mukendi Ngandu] Le vittime sono oramai più di 40.000. La maggior parte delle case è stata demolita, gli ospedali e le scuole distrutti e la popolazione ridotta alla fame. La striscia si è trasformata in un inferno per uomini, donne e bambini palestinesi. Per loro un rifugio è impossibile. L’unico confine con l’Egitto rimane ermeticamente chiuso, perché il regime egiziano non vuole che altri due milioni di poveri si riversino nel suo Paese, due milioni che potrebbero avere solo la solidarietà dei loro fratelli, i milioni di poveri egiziani contro i quali il maresciallo Sissi è salito al potere per porre fine alla rivolta della Primavera araba del 2011. Verso la colonizzazione totale della Palestina. Israele sembra approfittare dei timori suscitati dal possibile allargamento del conflitto per intensificare le sue operazioni a Gaza e in Cisgiordania, secondo il piano elaborato dall’Ufficio del Primo Ministro, che mira a estendere la colonizzazione israeliana a tutta la Palestina storica. Questa settimana l’esercito israeliano ha cominciato un’operazione su vasta scala nei territori occupati della Cisgiordania. Più di un migliaio di soldati sta procedendo ad arresti [...]
loc

Francia, 40 giorni di crisi di regime. E’ ora di fermare Macron!

1 week 3 days ago
Dopo quaranta giorni di tregua pseudo-olimpica e di consultazioni fasulle, Macron si è rifiutato di nominare un primo ministro del NFP. L’editoriale dell’NPA-L’Anticapitaliste Ora è prigioniero di una crisi di regime. Macron ci ha convocato d’urgenza alle urne lo scorso giugno, sperando di riprendere il controllo, ma poi ha disprezzato i risultati elettorali. Anche nei suoi attuali limiti elettorali, molti lavoratori sanno da tempo che il sistema non è progettato per garantire che la voce degli sfruttati e degli oppressi sia ascoltata. Macron non vuole fare ciò che il percorso istituzionale lo obbliga di fare, nonostante tutti i suoi limiti, quindi dobbiamo imporlo con altri mezzi. Macron deve andarsene, non ha più alcuna legittimità, è un ostacolo alla rappresentanza popolare. Proprio come la V Repubblica che gli conferisce i suoi poteri. All’orizzonte si profilano diverse date di mobilitazione, in particolare il 7 settembre, indette in primo luogo dall’Union étudiante e dall’Union syndicale lycéenne, e in secondo luogo da LFI, Écologistes, PCF, Planning familial e Attac. L’NPA vi parteciperà e fa appello alla costruzione di mobilitazioni che portino  ad imporre ciò che le istituzioni della Quinta Repubblica non sono in grado di attuare. La negazione della democrazia deve finire! Dobbiamo approfondire [...]
checchino

“Macron non vuole migliorare la vita delle persone”. Parla Lucie Castets

1 week 4 days ago
Il presidente francese ha annunciato il suo rifiuto di nominarla primo ministro lunedì. Ma l’esponente prescelta da tutta la coalizione della sinistra non rinuncia a Matignon e si è prefissata il compito di preservare quell’unità. L’intervista realizzata da Lucas Sarafian per il sito politis.fr Lucie Castets è nata il 3 marzo 1987 a Caen (Calvados). Alta funzionaria pubblica specializzata nella lotta contro la frode fiscale, è attualmente direttrice delle finanze del Comune di Parigi. Nel 2021 ha contribuito a fondare il collettivo Nos Services publics. Dopo dieci giorni di trattative, è stata scelta dal Nouveau Front Populaire (NFP) come candidata a presiedere il governo. È ancora candidata alla carica di primo ministro?
 Lucie Castets : Il presidente della Repubblica sembra aver chiuso una porta. Non sono in una posizione di attesa, non è il mio carattere. D’altra parte, sono stata chiamata a svolgere un ruolo nell’unire il Nuovo Fronte Popolare (NFP). E per il momento voglio continuare a contribuire nel miglior modo possibile all’unione della sinistra. Sono convinto che questa unione sia ciò che i francesi stavano davvero aspettando. E non solo gli elettori di sinistra, perché il NFP non era solo un’alleanza tra il Partito Socialista, La France Insoumise, gli Ecologisti e il Partito Comunista. Il Nuovo Fronte Popolare aveva, e ha [...]
checchino

Bayesan, ovvero non tutte le morti in mare sono uguali

1 week 5 days ago
La copertura mediatica del naufragio del lussuoso yacht Bayesian al largo delle coste siciliane è scandalosamente sproporzionata rispetto al modo in cui di solito vengono raccontate le morti dei migranti nel Mediterraneo [Dave Kellaway] Nell’ultima settimana, il tragico affondamento dello yacht del magnate della tecnologia Mike Lynch ha occupato le prime pagine dei giornali e della televisione ogni giorno, sia in Gran Bretagna che in Italia. Ormai tutti conosciamo la vita e la provenienza di tutti i passeggeri. Sappiamo per esempio che la persona più giovane che ha perso la vita, la figlia di Lynch, era pronta per andare a Oxford e che Lynch era pronto a svolgere un ruolo di consulenza tecnologica con il governo Starmer simile a quello svolto con Sunak. Il suo avvocato, che ha vinto con successo la causa contro Hewlett Packard, è morto. È scomparso anche Jonathan Bloomer, il capo internazionale di Morgan Stanley. Si trattava di persone che si muovevano ai più alti livelli della società capitalista e che avevano le orecchie dei ministri del governo.L’attenzione dei mediaIl naufragio vero e proprio è stato riproposto all’infinito in video clip. Ci sono stati grafici dettagliati che spiegavano la dinamica dell’incidente. Le pagine interne della stampa [...]
checchino

Le sfide che arrivano dalla convergenza delle crisi

2 weeks 3 days ago
Cominciamo la pubblicazione in italiano dei testi in discussione al prossimo congresso mondiale della Quarta Internazionale. “Con la convergenza delle crisi, ora la sfida è capire come devono avanzare coloro che stanno in basso“, il testo sulla situazione internazionale adottato dal Comitato Internazionale della QI con 33 favorevoli 9 contrari, 3 astenuti. Introduzione La sanguinosa offensiva bellica scatenata dallo Stato sionista di Israele e dall’imperialismo statunitense contro il popolo palestinese, in seguito all’attacco di Hamas del 7 ottobre, ha violentemente perturbato la fragile e caotica situazione di un mondo in crisi multidimensionale.  Occorre aggiungere a ciò la continua guerra della Russia all’Ucraina, così come l’ascesa e l’affermazione dell’estrema destra, con la vittoria di Milei in Argentina e la prospettiva di un’altra vittoria di vittoria di Trump negli Stati Uniti), l’aumento delle tensioni tra Stati Uniti e Cina sul futuro di Taiwan, e la notizia scientifica che il riscaldamento globale sta già causando disastri che erano previsti per il 2030. In poche parole, le linee generali della situazione di ottobre non sono state smentite, ma tragicamente confermate negli ultimi mesi. Un attacco imperialista contro tutto il Medio Oriente La guerra in Palestina apre un nuovo capitolo della storia. Avendo già provocato [...]
loc

A 84 anni dall’omicidio di Leon Trotsky

2 weeks 5 days ago
Il 21 agosto 1940 un sicario al soldo di Stalin assassinava il rivoluzionario che aveva fondato e diretto l’Armata Rossa [Fabrizio Burattini] Giusto 84 anni fa, il 21 agosto 1940, il rivoluzionario russo Leon Trotsky viene assassinato da un agente stalinista. Teorico e attivista carismatico, eletto presidente del Soviet di Pietrogrado sia nel 1905 che nel 1917, fondatore e leader dell’Armata Rossa, che riuscì a sconfiggere le armate bianche al soldo della vecchia Russia feudale e delle potenze imperialiste, Trotsky incarnò, insieme a Lenin, la Rivoluzione russa che inaspettatamente sconvolse il mondo e cambiò l’intero corso del XX secolo.  Escluso dall’Ufficio Politico del PCUS e poi dal partito stesso dalla cricca burocratica di Stalin, condannato all’esilio, perseguitato in tutto il mondo dagli agenti della GPU (la polizia politica dell’URSS), Trotsky cercò nonostante tutto, e in tutte le tempeste del suo tempo (in particolare la vittoria del nazismo in Germania, la sconfitta della Rivoluzione spagnola e l’avvicinarsi della Seconda Guerra Mondiale), di mantenere viva la speranza nata nel 17 ottobre criticando sistematicamente lo stalinismo, in particolare su due punti: il soffocamento burocratico di ogni democrazia all’interno dei partiti comunisti (e ancor più di ogni capacità di auto-organizzazione da parte degli sfruttati e degli [...]
checchino

Note su una torrida estate

3 weeks 2 days ago
di Franco Turigliatto E’ una torrida estate quella del 2024. Lo è per tanti motivi e per il sovrapporsi delle plurime contraddizioni che caratterizzano oggi il pianeta e il sistema economico e sociale dominante.  La torrida estate 1. Lo è in primo luogo perché il cambiamento climatico è una realtà conclamata che avanza implacabile che oggi brucia la Grecia e il Canada (solo per citare i due paesi maggiormente colpiti negli ultimi mesi), ma che lascia un segno profondo anche nella nostra penisola a partire dalla Sicilia assetata e dal moltiplicarsi degli eventi estremi dal Nord al Sud. E domani non potrà che essere peggio perché le scelte dei governi e degli stati negli ultimi tempi sono andate in senso opposto alle stesse parziali misure che erano state individuate per contenere il riscaldamento globale. 2. Lo è perché su scala internazionale le contraddizioni economiche e sociali moltiplicano lo sviluppo delle forze della destra e delle estreme destre fasciste sotto varie forme con il loro portato nauseabondo di ideologie reazionarie, nazionaliste, suprematiste, neocoloniali, antidemocratiche e con settori sempre più significativi delle classi dominanti (anche nel presunto “occidente democratico”) che pensano di poterle utilizzare per garantire il controllo e lo sfruttamento delle [...]
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La sopravvalutazione che governa il mondo

4 weeks ago
di Emiliano Brancaccio (da il manifesto) Sembrano lontani i tempi in cui i crolli di borsa venivano interpretati come segni propiziatori per il sovvertimento dell’ordine costituito. Oggi le masse tendono piuttosto a condividere le ansie dei grandi investitori. Quando gli affari di borsa di quei pochi vanno male, si teme che la vita di tutti andrà peggio. Così, se Tokyo sprofonda, Wall Street la rincorre e a ruota seguono Francoforte, Parigi e il piccolo catino di Milano, alla notizia accade che pure nelle umili case, dove non si è mai visto il becco di un titolo, si avverta comunque un cenno d’angoscia per l’incerto futuro dei corsi azionari. Ci sarebbe da fare autocritica, da rimarcare qualche distinguo tra i destini dei signori del denaro e quelli delle classi lavoratrici. Ci sarebbe da discutere della razionalità di un sistema che mette la speculazione a dirigere i traffici del mondo. Ma non sembra ancora il tempo. Totalità del capitale è anche totalità dei sentimenti equivoci che suscita nei subalterni. Vediamo allora se sia il caso di temere per il futuro, viste le attuali turbolenze dei mercati. Il problema sta nella scelta del criterio di valutazione. Operazione non banale, considerata la pletora di [...]
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Il dialogo, poi la strage. Tutte le volte che Netanyahu ha bombardato il negoziato

4 weeks ago
di Chiara Cruciati (da il manifesto) Lo schema si ripete da mesi, modello rintracciabile anche in offensive del passato, in Libano nel 2006, nella Cisgiordania della seconda Intifada: quando un cessate il fuoco sembra concretizzarsi, quando il dialogo procede seppur a tentoni, quando i mediatori internazionali a Parigi, al Cairo, a Doha limano dettagli e misurano al millimetro le concessioni all’una o all’altra parte, il governo israeliano sgancia la sua bomba. Bombarda Gaza e bombarda il tavolo negoziale: due in uno, con una sola azione eclatante, mortifera e umiliante. Il triplo raid sulla scuola al-Tabin a Gaza City ne è l’ultimo esempio, poche ore dopo che lo stesso Netanyahu aveva annunciato l’invio del suo team negoziale al tavolo del 15 agosto, riaperto sull’onda di una rinnovata e disperata impellenza globale. PARTIAMO dalla fine. Il 13 luglio nella «zona sicura» di Mawasi, lungo la costa sud, una serie di missili ha centrato le tende degli sfollati. Novanta uccisi, un bagno di sangue che Israele ha giustificato con un obiettivo: il capo militare di Hamas, Mohammed Deif. Colpirne uno. Dei 300 feriti molti moriranno nei giorni successivi. Solo il giorno prima, il 12 luglio, il presidente Usa Joe Biden dava la tregua [...]
loc

L’Italie de Giorgia Meloni et ce qu’elle peut apprendre à la droite française

1 month ago
par Fabrizio Burattini (de L’Anticapitaliste) L’Italie a été le premier pays d’Europe occidentale à connaître un gouvernement dirigé par une organisation politique postfasciste, Fratelli d’Italia, émanation directe du Movimento Sociale Italiano (MSI), le parti des anciens combattants de la République sociale, c’est-à-dire le gouvernement de Mussolini dans le nord de l’Italie, allié aux nazis de 1943 à 1945. Tout a commencé en 1994, lorsque le magnat Silvio Berlusconi a formé son premier gouvernement et a engagé Giuseppe Tatarella, alors l’un des principaux dirigeants du MSI, en tant que vice-président. Cette décision historique de Berlusconi a définitivement brisé le mythe de ce que l’on appelle « l’arc constitutionnel », c’est-à-dire des partis (démocrates-chrétiens, communistes, socialistes, sociaux-démocrates, républicains et libéraux) qui, dans l’immédiate après-guerre, avaient contribué à la rédaction et à l’approbation, en 1948, de la Constitution républicaine. Jusqu’à cette date, le MSI et ses cadres avaient été exclus de tous les postes gouvernementaux, à l’exception de quelques maires dispersés dans des villes mineures du pays. Cette exclusion ne correspondait pas seulement à un accord politique entre les partis « antifascistes », mais aussi et surtout à un sentiment populaire largement répandu qui voulait absolument éviter la répétition d’aventures autoritaires semblables à celles du ventennio fasciste de 1922-43. [...]
loc

Contro il razzismo e l’estrema destra, solidarietà e unità. Ora

1 month ago
L’editoriale di Anticapitalist Resistance, l’organizzazione marxista rivoluzionaria del Regno Unito, sull’ondata di violenza contro persone migranti e Glbtqi in alcune città britanniche Il tragico omicidio di tre bambini da parte di un diciassettenne a Southport nel luglio 2024 è stato manipolato da forze fasciste e opportuniste per organizzare una serie di rivolte in tutta l’Inghilterra. Queste hanno dato il via a una risposta da parte di tutto il movimento operaio organizzato e delle comunità musulmane minacciate. La “ragione” iniziale di queste proteste è stata rapidamente abbandonata, in quanto sono diventate pretesti per un razzismo violento che ha preso di mira le moschee, gli alloggi dei richiedenti asilo e ogni singolo individuo di pelle nera che è riuscito a trovare. Sebbene le contromanifestazioni fossero spesso più numerose dei reazionari, non era sempre così e, anche quando lo erano, le comunità rimanevano vulnerabili dopo la fine della protesta antirazzista. Quello a cui stiamo assistendo sono le conseguenze di decenni di neoliberismo: lo sventramento delle nostre comunità e la trasformazione di tutti noi in competitor in un mercato globale, l’austerità che riduce le nostre vite al minimo indispensabile, i tabloid razzisti che pompano odio anti-immigrati per vendere giornali, i politici sia dei conservatori [...]
checchino

Boom di firme contro lo Spacca-Italia ma non è sud contro nord

1 month ago
Centinaia di migliaia di firme per il referendum contro l’autonomia differenziata. E’ una mobilitazione di massa contro le disuguaglianze [Checchino Antonini] Al momento in cui scriviamo, la mattina di domenica 4 agosto, il sito del ministero della Giustizia, dove si raccolgono le firme elettroniche per la richiesta di referendum contro l’autonomia differenziata, registra che sono state raccolte 438.355 delle 500.000, l’87.67% del necessario perché l’obiettivo venga raggiunto. Un risultato eccezionale conseguito in poco più di una manciata di giorni. Infatti, l’abilitazione della modalità on line per questo tipo di raccolta di firme è attiva solo dal 26 luglio scorso. E alla cifra già certificata, perché è possibile firmare con lo Spid o simili modalità di identificazione digitale, va aggiunta quella delle firme raccolte con le modalità tradizionali, i banchetti, partiti pochi giorni prima del digitale. Il comitato promotore, che va dalla Cgil all’Arci e a tutte le forze del centro-sinistra, ha annunciato che la raccolta continua per tutto agosto e fino all’ultima data utile di settembre con l’obiettivo di un milione di firme moltiplicando i banchetti capillarmente in tutto il territorio nazionale: dalle città ai piccoli comuni, dalle aree interne ai luoghi di vacanza. Il nuovo obiettivo è quello di [...]
loc

Genova, il Buridda non chiude ma si diffonde nella città!

1 month 1 week ago
Lo sgombero del Laboratorio Sociale Occupato Autogestito per la seconda volta sfratta un’esperienza con oltre venti anni di storia, di socialità, di pratiche politiche e culturali non mercificate. Una storia che non finirà perché lo ha deciso la Questura [Sinistra Anticapitalista – Circolo di Genova] Il Laboratorio Sociale Occupato Autogestito “Buridda” è da più di vent’anni un centro di attività culturali e artistiche, di discussione politica, di svago e di socialità. È uno dei pochi luoghi a Genova dove si pratica cultura alternativa, libera, non finalizzata a un profitto economico. Il Buridda offre ai giovani e anche ai meno giovani laboratori artigianali e artistici, occasioni di solidarietà e spazi di conoscenza. Per fare solo un esempio, è il Buridda che a Genova ha organizzato eventi di solidarietà col Rojava e momenti di approfondimento del confederalismo democratico kurdo. Ieri la polizia lo ha sgomberato: la cultura libera e la socialità senza profitto fanno paura. La città ha immediatamente risposto, nonostante la stagione estiva e la giornata afosa, con un forte e partecipato presidio in piazza De Ferrari,che è poi sfociato in un combattivo corteo per il centro città. È la seconda volta che il Buridda viene sgomberato. La prima volta fu [...]
checchino

Francia, dopo il 7 luglio che fare? Trasformare la tregua in una alternativa di potere

1 month 1 week ago
Come non dissipare la forza ottenuta dal Noveau Front Populaire perché andare al governo non vuol dire prendere il potere. Il dibattito nella sinistra francese sulle conseguenze del voto alle legislative [Stathis Kouvélakis] Il Presidente francese Emanuele Macron ha mostrato tutte le sue concezioni autoritarie antidemocratiche, assumendo la decisione di mantenere in piedi fino alla fine dei Giochi Olimpici il suo vecchio governo, quello di Attal, nettamente sconfitto dal voto popolare, inventandosi lui stesso una “tregua olimpica”, che altro non è che un “congelamento della democrazia”. Contemporaneamente si è rifiutato di prendere in considerazione la candidatura a Presidente del governo della giovane Lucie Castets, avanzata unitariamente dal Nuovo Fronte Popolare (NFP), la forza maggioritaria presente all’interno della Assemblea Nazionale che unisce tutte le forze della sinistra e che ha il sostegno delle organizzazioni sindacali e dei movimenti sociali. E’ in questo contesto che si sta sviluppando all’interno delle forze della sinistra un forte dibattito su come far avanzare un progetto sociale e politico alternativo, dopo che la formazione del NFP, la mobilitazione popolare e il voto del 7 luglio hanno bloccato l’ascesa, che sembrava inevitabile, delle forze dell’estrema destra e aperto uno scenario del tutto inedito ed imprevisto in Francia, [...]
checchino

Kamala Harris non è né una progressista né una “gauchista folle”

1 month 1 week ago
Potrebbe diventare la prima donna presidente degli USA e molti democratici progressisti stanno cercando di convincersi che sia una progressista [Dan La Botz] Kamala Harris potrebbe diventare la prima donna presidente degli Stati Uniti se vincesse le elezioni a novembre. E’ già la potenziale candidata democratica, avendo raccolto abbastanza voti per assicurarsi la nomination alla convention di fine agosto, e molti democratici progressisti stanno cercando di convincersi che sia una progressista. Allo stesso tempo, il candidato repubblicano Donald Trump la definisce una “folle della sinistra radicale”. Tuttavia lei non è né una progressista né una radicale di sinistra. Le sue politiche sono praticamente identiche a quelle del presidente Joseph Biden. Ma la sua campagna sta crescendo e ha l’opportunità di fermare Trump – e questa è la cosa più importante in questo momento. Harris ha più successo di Biden tra le donne, le/i giovani e le persone razzializzate Nel giro di pochi giorni, la signora Harris ha raccolto abbastanza voti per vincere la nomination democratica. In meno di una settimana ha raccolto 200 milioni di dollari. I suoi sostenitori si sono stretti intorno a lei. Ad esempio, 44.000 donne che hanno aderito a un appello di Zoom non appena è [...]
checchino

Peggio del Codice Rocco!

1 month 2 weeks ago
Reprimere il conflitto, educare alla disciplina, ridisegnare il Paese: Una lettura del disegno di legge Piantedosi-Nordio-Crosetto. Su questo infernale decreto occorre costruire la massima informazione e denuncia, per costruire un movimento di massa capace di rigettarlo in toto, quando arriverà in discussione alla Camera in settembre [Maria Giuseppina Izzo e Franco Turigliatto] L’arrivo in parlamento del Disegno di Legge n. 1660 del trio Piantedosi-Nordio-Crosetto sulla “Sicurezza Pubblica” esprime fino in fondo la natura reazionaria, antidemocratica ed antisociale del governo Meloni, Salvini, senza dimenticarsi Tajani, al servizio della classe dominante, delle sue ingiustizie e delle sue politiche liberiste distruttive, al fine di garantirne il potere e lo sfruttamento delle classi subalterne. Se mai qualcuno avesse avuto qualche dubbio, il provvedimento mostra come le estreme destre siano uno strumento pericolosissimo e fondamentale al servizio della classe padronale. Il disegno di legge costituisce un attacco violentissimo a tutti i movimenti sociali ed in primo luogo al movimento delle lavoratrici e dei lavoratori e alle sue organizzazioni sindacali. Il governo Meloni agisce su tutti i terreni, moltiplicando rapidamente le proprie misure reazionarie su tutti gli aspetti economici, sociali, dei diritti, della democrazia, che determinano le condizioni delle classi lavoratrici, compresi gli assetti costituzionali attraverso [...]
checchino

Contro la repubblica autoritaria di Macron, facciamo… Fronte Popolare!

1 month 2 weeks ago
*articolo apparso sul  L’Anticapitaliste il 18 luglio 2024 e pubblicato in italiano su mps-it.ch Pubblicata sulla stampa il 10 luglio, la lettera pubblica di Macron – che afferma, contro ogni evidenza, che  “nessuno ha vinto” – è una nuova provocazione. Di fronte a questo volgare gesto dell’ombrello antidemocratico, è urgente porre fine a questa repubblica autoritaria e mobilitarsi per imporre il programma del Nuovo Fronte Popolare. Mantenendo Attal come capo del governo il più a lungo possibile, nonostante il campo presidenziale sia stato oggetto di un massiccio rifiuto popolare, Macron ha scelto di approfittare a proprio favore dei risultati delle elezioni legislative. Utilizzando i poteri esorbitanti conferitigli dalla Va Repubblica, sta accentuando ulteriormente la crisi democratica e istituzionale. Porre fine all’antidemocratica Quinta Repubblica Questo testo costituzionale, vecchio di 64 anni, avrebbe dovuto essere mandato in pensione da molto tempo. Antidemocratica fin dall’inizio, organizzando il potere attorno a una sola persona, la Va Repubblica si è trasformata in un potere sempre più autoritario. Lo Stato è ora posto al di sopra della società e l’esecutivo governa in opposizione alla legittimità popolare. Il regime si sta orientando sempre più verso uno Stato forte, segno distintivo dei regimi illiberali che stanno crescendo nel [...]
azzmic

La legge sull’autonomia differenziata e le ambiguità delle regioni

1 month 2 weeks ago
di Alessandra Algostino da Volerelaluna «Volete voi che sia abrogata la legge 26 giugno 2024, numero 86, “Disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle regioni a statuto ordinario ai sensi dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione”»? Questo il quesito, presentato in Corte di Cassazione il 5 luglio 2024, al quale cittadini e cittadine (almeno 500.000) sono chiamati ad apporre la propria firma, entro il 30 settembre, per consentire, dopo il controllo di regolarità dell’Ufficio centrale per il referendum presso la Corte di Cassazione e il giudizio di ammissibilità effettuato dalla Corte costituzionale, lo svolgimento del referendum. Il fine è l’abrogazione totale, in parole povere, la cancellazione, della legge Calderoli. Il referendum abrogativo può parallelamente essere richiesto da cinque Regioni. Attualmente le Regioni Emilia-Romagna, Toscana, Campania, Puglia e Sardegna stanno approvando due quesiti: il primo, analogo a quello che siamo chiamati a sottoscrivere come cittadini, ovvero totale; il secondo, parziale, ovvero limitato ad alcune parti e invero assai debole (in sintesi, attraverso il ritaglio si prevede semplicemente la determinazione – determinazione, non garanzia – dei LEP, acronimo ormai noto, che sta per livelli essenziali delle prestazioni). Che anche le Regioni chiedano il referendum totale è certamente positivo, come segnale politico e come salvagente [...]
azzmic
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23 hours 10 minutes ago
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