15 marzo in piazza Barberini: Contro tutti gli imperialismi, contro la guerra
2 days 13 hours ago
Comunicato della direzione nazionale di Sinistra Anticapitalista Per i diritti dei popoli e delle classi lavoratrici No all’Europa fortezza dei padroni e delle armi Per una federazione ecosocialista europea delle lavoratrici e dei lavoratori 1. Gli avvenimenti delle ultime settimane hanno fatto cadere tutti le coperture e ipocrisie con cui sono state mascherate le politiche delle grandi potenze imperialiste. Siamo di fronte a un drammatico conflitto per il controllo delle diverse regioni della terra e per la spartizione del mondo che schiaccia i popoli, nega i loro diritti, sfrutta e impoverisce le classi lavoratrici per garantire i profitti delle elites borghesi, oligarchiche e neofeudali. Sono politiche che in varie forme sono praticate dagli Usa, prima quella di Biden e poi quella di Trump, dalla Russia neozarista di Putin, da una Europa liberista e capitalista, che sceglie di concepire il suo futuro con un gigantesco riarmo nel tentativo di partecipare a pieno titolo a questo scontro tra gli imperialisti maggiori, con la Cina sullo sfondo, la grande potenza emergente che ha tratto i maggiori vantaggi dal periodo della globalizzazione capitalista. A pagare per ora i prezzi più duri sono stati in particolare il popolo palestinese, più che mai minacciato di genocidio [...]
loc
8 marzo: sciopero femminista e transfemminista contro l’ordine patriarcale e capitalista
6 days 12 hours ago
Sabato 8 marzo 2025 dall’Europa agli USA, dall’America Latina al Medio Oriente e all’Asia, i movimenti femministi e transfemministi si mobiliteranno per contrastare l’insopportabile ordine patriarcale e capitalista della violenza, della guerra, dello sfruttamento e della sopraffazione. Scarica il volantino Attraversiamo una nuova fase storica caratterizzata dall’accelerarsi della crisi ambientale, dalla sempre più sfrenata corsa al profitto e dall’accaparramento delle risorse del pianeta con il ricorso alla violenza e alla guerra. Assistiamo all’affermarsi di nuove forme di fascismo portatrici di culture sessiste e razziste che nella negazione di diritti delle donne e delle persone LGBTQIA+ trovano un ottimo terreno di coltura.Non è un caso che una delle prime affermazioni di Trump dopo l’insediamento alla Casa bianca sia stato il ribadire che in America esistono solo due sessi, seguito a ruota dal sodale Milei che ha cancellato il termine femminicidio in nome di una paventata discriminazione del genere maschile. Nella Russia di Putin vengono prese misure contro il movimento internazionale LGBTQIA+, definito un movimento estremista per cui le persone aderenti possono essere incarcerate e perseguitate. In Italia assistiamo da anni allo svuotamento di tutte quelle leggi a tutela delle donne. La L. 194 è ormai inapplicata in molti territori dalla quantità [...]
azzmic
15 marzo. NON in mio nome!
1 week 1 day ago
Ripubblichiamo il comunicato dell’area sindacale “Le radici del sindacato” in Cgil sulla manifestazione del 15 marzo IL 15 MARZO IN PIAZZA PER LE ARMI. NON IN MIO NOME. Contro ogni Europa che diventa potenza. La manifestazione convocata per l’Europa da Michele Serra e da Repubblica il prossimo 15 marzo ha un evidente obbiettivo politico. Proprio quando la Commissaria europea Ursula von der Leyen chiama ad un significativo e veloce riarmo europeo, proprio quando il Consiglio Europeo si appresta a discutere (e probabilmente varare) un nuovo piano straordinario diretto a finanziare questo riarmo (si ipotizzano 800 miliardi di euro), questa manifestazione vuole sostenere la prospettiva di un Europa più federale, capace di dotarsi degli strumenti politici, finanziari e militari per competere con gli USA e la Cina. Si raccoglie e si rilancia così gli appelli degli scorsi mesi di Enrico Letta, di Mario Draghi, di Romano Prodi a trasformare l’Unione Europea per farla concorrere con gli altri principali poli mondiali, in questa nuova stagione di competizione, guerra commerciale e conflitti militari. Da diversi giorni siamo in attesa di una decisione della segreteria nazionale CGIL: diversi media hanno dato la notizia di una sua adesione, altri l’hanno data intenzionata a partecipare all’iniziativa, [...]
loc
Questa non è la nostra Europa
1 week 1 day ago
di Franco Turigliatto Quanto è avvenuto in questa ultima settima nelle e tra le due sponde dell’Atlantico esprime plasticamente una accelerazione politica e storica; immagini e dichiarazioni viste e ascoltate da centinaia di milioni di persone fotografano un nuovo mondo ed aprono una nuova fase storica. In realtà questo nuovo mondo era già ben presente da alcuni anni; oggi sono cadute alcune ipocrisie che lo rendevano meno percepibile e lo nascondevano a livello di massa; stiamo parlando dello scontro tra i diversi imperialismi, tra le potenze capitaliste dominanti e dei loro conflitti per dividersi il mondo. La nuova fase storica e la legge dei più forti La nuova fase storica è caratterizzata da numerosi elementi: la plurima crisi del sistema capitalistico, l’accelerarsi della crisi ambientale, la sempre più sfrenata corsa al profitto, l’accaparramento delle risorse e delle terre rare del pianeta, una concorrenza economica ancora più pesante che scuote i precedenti assetti della mondializzazione, le guerre commerciali che si acuiscono e infine la corsa sfrenata al riarmo e il moltiplicarsi delle guerre. Sul piano politico proliferano i nazionalismi e le ideologie reazionarie e fasciste con la crescita quasi esponenziale delle forze politiche che li rappresentano. I diritti del pianeta a [...]
loc
Michele Serra e la corsa sul cavallo morto
1 week 1 day ago
di Marco Bersani (da Attac Italia) Dice un proverbio degli indiani Dakota: “Quando il cavallo è morto, la cosa più intelligente da fare è scendere”. Quello che invece viene normalmente fatto è aumentare a dismisura le frustate affinché il cavallo riparta. Credo sia questa la cifra che ha spinto Michele Serra, autore satirico che questa volta si è incredibilmente preso sul serio, a chiamare una piazza per l’Europa, una piazza “emotiva” che esprima “l’orgoglio europeo”. Naturalmente, decine di fantine e di fantini sono immediatamente balzate a cavallo e, dimenticando la saggezza Dakota, hanno iniziato a incitarlo e a spingerlo. Una farsa, se non fossimo immersi nella tragedia. Nell’immaginario collettivo, l’Unione europea è nata su tre valori fondanti: pace, giustizia sociale, democrazia. Ovviamente, si è sempre trattato di un immaginario intriso di cultura coloniale, perché il benessere dell’Europa era intimamente legato all’espropriazione e allo sfruttamento del sud del mondo. Tuttavia, dopo due devastanti guerre mondiali, l’idea che i Paesi europei si associassero per bandire la guerra, per costruire un welfare che garantisse una serie di diritti sociali e per farlo in un contesto di democrazia, per quanto spesso formale più che sostanziale, aveva coinvolto milioni di persone dentro la speranza di [...]
loc
Appunti sull’Europa
1 week 1 day ago
di Franco Turigliatto Per un giudizio sull’Unione Europea, sulla sua natura capitalista, sulla storia e sulle dinamiche del progetto di unificazione dei paesi del continente dal secondo dopoguerra ad oggi riprendiamo un testo scritto alla vigilia delle ultime elezioni europee nella primavera del 2024. L’Unione Europea arriva alle elezioni del giugno 2024 in un contesto internazionale segnato dalla presenza di plurime crisi, in primis la minacciosa accelerazione della crisi ambientale e l’accresciuto scontro interimperialista tra le grandi potenze che ha innestato una corsa generalizzata al riarmo e alla guerra, con il moltiplicarsi dei conflitti militari: in particolare la guerra in Ucraina prodotta dall’invasione del regime neozarista di Putin del 2022 e l’azione coloniale, distruttiva e genocidaria del governo reazionario di Israele, sostenuto da tutte le potenze occidentali, contro il popolo palestinese. Il capitalismo europeo, anzi i capitalisti europei sono chiamati a una nuova, dopo quelle che si sono prodotte in passato, ridefinizione (ristrutturazione) del loro progetto e del loro ruolo davanti a un quadro internazionale che, sia sul piano economico, che su quello politico e geopolitico, segna un suo forte indebolimento, ben descritto dalla critica sferzante di uno dei suoi principali alfieri, Mario Draghi. Ma anche le classi lavoratrici del [...]
loc
VIDEO Elezioni tedesche: intervista a Ole Heide (Die Linke – ISO)
2 weeks 2 days ago
loc
Brancaccio: le correzioni imperialiste di Super Mario
3 weeks 1 day ago
Il celebrato gendarme della moneta unica ha messo l’emiciclo di Bruxelles dinanzi a una prospettiva ormai tangibile: la morte dell’Unione europea [Emiliano Brancaccio da il manifesto] «Quando mi chiedete cosa sia meglio fare ora, io dico che non ne ho idea. Ma fate qualcosa!». Pochi fatti alla pubblica opinione appaiono più sconcertanti di una nuda manifestazione di impotenza del potere. Eppure questa è la prova che Mario Draghi ha dato al parlamento Ue. Il celebrato gendarme della moneta unica ha messo l’emiciclo di Bruxelles dinanzi a una prospettiva ormai tangibile: la morte dell’Unione europea, afflitta da una letale paralisi nel mezzo della guerra economica mondiale in corso. Draghi ha iniziato il suo intervento con una sofferta confessione: redatto da appena pochi mesi, l’osannato rapporto sulla competitività che porta il suo nome è già obsoleto. Il documento era stato scritto per suggerire all’Unione un nuovo modo di interpretare l’alleanza con gli Stati uniti, così da rendere il capitalismo occidentale più forte e più unito nel fronteggiare l’ascesa della Cina. Ma adesso che l’attacco principale all’Ue viene dalle sponde dell’America, il papello draghiano appare improvvisamente ingiallito. Draghi ammette il problema. Il ritorno di Trump alla Casa bianca segna il tentativo del capitalismo [...]
checchino
Grecia, si può rimuovere il 2015?
3 weeks 1 day ago
Nadia Valavani*, viceministra delle Finanze nel primo governo Tsipras, risponde alla domanda di un sondaggio del giornale “Epohi” a 10 anni dal 2015 Nel 2015, il primo governo di Syriza, eletto con la promessa al popolo di raggiungere “un compromesso onorevole per uscire dai memorandum”, avendo commesso – abbiamo commesso – l’errore di continuare a pagare le rate del debito fino al completo esaurimento delle casse pubbliche, si è trovato con le spalle al muro di fronte a tre alternative: La prima: affrontare apertamente i creditori, rivolgendosi d’ora in poi non ai governi ma ai popoli d’Europa e del mondo, circondati dal prestigio conferito dall’inequivocabile mandato popolare del referendum di luglio – l’unico processo elettorale al mondo svoltosi a banche chiuse. In quel momento, secondo il ministro responsabile, la Grecia disponeva di sei mesi di medicinali, nove mesi di cibo e dodici mesi di carburante. A ciò si aggiungeva un crescente movimento internazionale di sostegno e solidarietà, con uno slancio imprevedibile – se lasciato libero di svilupparsi. Saremmo usciti vittoriosi da un simile confronto? Nessuno lo sa. Ma è certo che se così fosse stato, sarebbe iniziata inevitabilmente il disfacimento della camicia di forza del Patto di Stabilità. In caso [...]
checchino
Né con Trump, né con i Brics: per un’alternativa ecosocialista
3 weeks 3 days ago
Risoluzione del Cpn di Sinistra Anticapitalista, adottata all’unanimità con due astensioni il 16 febbraio 2025 1. Il contesto internazionale Le tendenze fondamentali della situazione mondiale, che abbiamo analizzato nel nostro documento congressuale lo scorso anno e nel dibattito per il prossimo congresso mondiale sono confermate ed approfondite. In particolare l’avanzata della destra reazionaria ha registrato un’accelerazione con l’insediamento di Donald Trump. I primi ordini esecutivi emanati dal nuovo presidente degli USA sono stati caratterizzati dal negazionismo climatico, da una stretta protezionista di guerra commerciale, da un rinnovato protagonismo imperialista e da un attacco feroce ai diritti dei ceti più deboli. La guerra contro i migranti di Trump continua con la proclamazione dello stato di emergenza ai confini del Messico, con l’attacco allo ius soli e al diritto di asilo. Anche le lavoratrici e i lavoratori pubblici sono sotto attacco con un’ondata di licenziamenti e con l’abolizione dello smart working. Allo stesso modo i diritti delle donne, delle persone transgender e di quelle razzializzate sono messi in pericolo dai tagli ai programmi governativi per l’inclusione. Gli USA si sono ritirati dall’Organizzazione mondiale per la sanità, così come hanno disdetto unilateralmente gli accordi di Parigi sul clima, proclamando l’emergenza energetica che li [...]
loc
Torino, concerto e festa del tesseramento
1 month ago
Appuntamento a sabato 22 febbraio in via Santa Giulia 64 Il circolo di Torino di Sinistra Anticapitalista dà appuntamento a sabato 22 febbraio nella sede di via Santa Giulia 64 , per una festa dedicata al tesseramento alla nostra organizzazione ecosocialista, femminista e sezione italiana della IV internazionale. La sede sarà aperta dalle ore 15 e, alle 17, ci sarà il concerto di Marta Tangredi (voce narrante e canto) e Samuele di Nicolantonio alla chitarra. Un repertorio di canzoni sudamericane per raccontare la storia delle tre sorelle Mirabal, militanti dominicane trucidate dal regime di Trujillo il 25 novembre 1960. E’ in loro memoria che quella data sia stata scelta per la Giornata internazionale delle donne. Quella di Trujllo fu una delle più sanguinose dittature militari dell’America Latina, appoggiata a lungo dagli Usa e caratterizzata da anticomunismo, sessismo, razzismo, culto della personalità e, naturalmente, dallo sfruttamento della forza lavoro. Basti pensare che oltre un quinto del Pil era destinato all’apparato militare e repressivo. Le sorelle Mirabal, Patria, Maria Teresa e Minerva, decisero di impegnarsi nell’attivismo politico denunciando gli orrori e i crimini dalla dittatura. Ma il 25 novembre 1960 le tre sorelle “mariposas” vennero intercettate mentre si recavano in visita ai rispettivi mariti detenuti, [...]
checchino
“Brutti stronzi”
1 month ago
Blitz femminista alla Rai di Viale Mazzini per contestare i testi sessisti di Masini e Tony Effe a Sanremo Siamo qui davanti alla Rai per protestare contro la scelta di portare, nella serata delle cover, anche la canzone di Marco Masini BELLA STRONZA, e la partecipazione alla gara canora di Tony Effe, noto rapper che utilizza testi sessisti e violenti contro le donne. Esprimiamo la nostra totale indignazione contro il fatto di proporre ai milioni di persone che seguiranno il Festival di Sanremo sulla televisione pubblica italiana l’ascolto di canzoni che ledono violentemente la dignità delle donne e dettano comportamenti violenti e legittimano lo stupro e le minacce contro chi denuncia. La canzone di Masini era pesante già 30 anni fa quando è uscita e a maggior ragione lo deve sembrare dopo tutto il lavoro che è stato fatto per denunciare il legame tra linguaggio sessista e misogino e la violenza sulle donne che ha dati incontrovertibili e riscontrati (senza contare il sommerso, il non denunciato) che ad esempio ogni Centro Antiviolenza può fornire. In questa canzone, oltre alla sequela di insulti sessisti (che essenzialmente girano con poca fantasia intorno al concetto di prostituzione) rivolti a una donna che lo [...]
azzmic
L’uomo che denuncia la complicità italiana con il torturatore libico
1 month ago
A Roma un incontro con Lam Magok Biel Ruei che ha denunciato le complicità di Meloni, Nordio e Piantedosi con il torturatore Almasri [Checchino Antonini] Lam Magok Biel Ruei, 32 anni, viene dal Sud Sudan, è arrivato in Italia nel 2022 con un volo Unhcr da Tripoli. Lam Magok Biel Ruei è vittima e testimone delle torture del “generale” libico Osama Almasri, ha raccontato quello che ha subito e visto nelle varie prigioni libiche in cui è stato rinchiuso alla Corte Penale Internazionale, l’ultima volta che è stato sentito da un investigatore della Cpi era l’autunno del 2023. Il 3 febbraio proprio lui ha presentato alla Procura di Roma una denuncia per “favoreggiamento” per “le condotte di Nordio, Piantedosi e Meloni che – a suo dire – hanno sottratto il torturatore libico alla giustizia”. Lam Magok Biel Ruei, dunque, è anche vittima della condotta illegale del governo italiano che ha protetto e rispedito in Libia, con un aereo di stato, il capo della polizia giudiziaria di quel paese, torturatore e trafficante di esseri umani inseguito da un mandato di cattura della Cpi. Ragion di Stato, è stato ripetuto dai ministri e da chi è “istituzionalmente” sul libro paga di governi [...]
checchino
L’era del neofascismo e i suoi tratti caratterizzanti
1 month ago
Di fronte all’ascesa globale del neofascismo, è fondamentale riunire le più ampie alleanze ad hoc in difesa di democrazia, ambiente, diritti di genere e dei migranti, lavorando al contempo per ricostruire una corrente globale che si opponga al neoliberismo [Gilbert Achcar*] Ogni giorno che passa e a un ritmo accelerato negli ultimi anni, diventa sempre più evidente che stiamo assistendo a una nuova ascesa dell’estrema destra su scala globale, simile a quella delle forze fasciste tra le due guerre mondiali del ventesimo secolo. La definizione di “neofascismo” è stata utilizzata per designare l’estrema destra contemporanea, che si è adattata ai nostri tempi, consapevole che ripetere lo stesso schema fascista del secolo scorso non era più possibile, nel senso che non era più accettabile per la maggior parte delle persone. Il neofascismo afferma di rispettare le regole fondamentali della democrazia invece di stabilire una dittatura nuda e cruda come hanno fatto i suoi predecessori, anche quando svuota la democrazia del suo contenuto erodendo le effettive libertà politiche a vari livelli, a seconda del reale livello di popolarità di ogni governante neofascista (e quindi della sua necessità o meno di truccare le elezioni) e dell’equilibrio di potere con gli oppositori. Oggi esiste [...]
checchino
Cina, tra demondializzazione in crisi e problemi interni
1 month ago
Due articoli di Pierre Rousset che fa il punto su alcune questioni legate alla situazione cinese, nel quadro più ampio della evoluzione e dei problemi del capitalismo mondiale Le difficoltà della deglobalizzazione La globalizzazione felice (per il capitale) appartiene al passato remoto. Ad essa è succeduta la crisi della deglobalizzazione, che ha aperto la strada a conflitti geopolitici tra gli stati e a parziali ripiegamenti protezionistici. Tuttavia, non è facile liberarsi dalle interdipendenze create dalla formazione di un unico mercato mondiale e dall’internazionalizzazione delle catene di produzione.Queste interdipendenze sono ancora molto vive, mentre altre questioni, come la guerra e il riscaldamento globale, si impongono all’attenzione dei governi. L’equilibrio di potere con gli USA I primi segnali di Donald Trump sono ambivalenti. Ha nominato in posti chiave degli accaniti oppositori di Pechino, ma ha sospeso il divieto di TikTok. E cosa dobbiamo pensare di Elon Musk, un importante investitore e sostenitore di Xi Jinping che ha proposto un piano per risolvere la questione di Taiwan a vantaggio di Pechino (l’uomo più ricco del mondo si concede tutto il diritto di interferire)?Xi Jinping deve avere difficoltà a prevedere se un accordo sarà auspicabile e possibile con Trump – per una volta lo [...]
checchino
Il tecnofeudalesimo è un Leviatano da quattro soldi
1 month ago
Cosa rappresentano il ritorno al potere di Trump e la sua alleanza con Musk e i capi di Meta, Amazon, Google, ecc.? [Cédric Durand] In L’uomo senza qualità, il grande romanzo di Robert Musil ambientato a Vienna nell’anno che precede la prima guerra mondiale, il generale Stumm rivolge a Ulrich, il personaggio principale, un’osservazione che il narratore ci dice essere piena di saggezza: “Vedi, tu vorresti sempre che fosse tutto chiaro (…). Certo, ammiro questo tratto, ma se tu pensassi storicamente, una volta? Come potrebbero coloro che partecipano immediatamente a un grande evento sapere in anticipo se sarà un grande evento? Al massimo immaginando che lo sia! Se mi permetti un paradosso, affermerei quindi che la storia universale è scritta prima di accadere: inizia sempre con delle chiacchiere”.Le chiacchiere sul grande evento in corso sono quelle che circondano l’ascesa al potere di Donald Trump e il vento gelido che la cerimonia di insediamento del 20 gennaio 2025 ha fatto soffiare sulla situazione politica mondiale. Se la valanga di decreti [executive orders] – più di un centinaio in una settimana – e di aggressioni verbali era attesa, la messa in scena della fusione tra il potere politico e i giganti della tecnologia americana è stata una [...]
checchino
Disuguaglianza. L’Italia è il Paese delle fortune invertite
1 month ago
Il rapporto di Oxfam Italia: Disuguaglianza. Povertà ingiusta e ricchezza immeritata Nel 2024 la ricchezza dei miliardari è cresciuta in termini reali, nel mondo, di 2.000 miliardi di dollari, pari a circa 5,7 miliardi di dollari al giorno, a un ritmo tre volte superiore rispetto all’anno precedente. Entro un decennio si prevede che ci saranno ben cinque trilionari. Il numero di persone che oggi vivono in povertà, con meno di 6,85 dollari al giorno, è rimasto pressoché invariato rispetto al 1990 e, alle tendenze attuali, ci vorrebbe più di un secolo per portare l’intera popolazione del pianeta sopra tale soglia. In Italia il 5% più ricco delle famiglie, titolare del 47,7% della ricchezza nazionale, possiede quasi il 20% in più della ricchezza complessivamente detenuta dal 90% più povero. La crescita della disuguaglianza rende l’Italia un Paese dalle fortune invertite con strutture di opportunità fortemente differenziate per i suoi cittadini. Fornendo una fotografia attuale sullo stato delle disuguaglianze nel mondo e in Italia, Oxfam, nel suo ultimo rapporto Disuguaglianza. Povertà ingiusta e ricchezza immeritata mette in luce come l’estrema concentrazione di ricchezza al vertice non sia solo un male per l’economia ma un male per l’umanità. Un’accumulazione di ricchezza in gran parte non ascrivibile al [...]
checchino
La Rai e “Bella stronza”: non “sono solo canzonette”
1 month 1 week ago
Sono necessarie azioni visibili che esplicitino una forte indignazione verso le scelte della Rai, complici della diffusione di un linguaggio tossico, abusivo e criminale sulla pelle delle donne. Facciamoci sentire! [Donne di classe] Apprendiamo con sconcerto che al Festival di Sanremo, nella serata dedicata alle cover, verrà portata anche la canzone “Bella stronza” di Marco Masini. Non conoscendo il testo della canzone, molti commenti si soffermano superficialmente sul titolo, come se il problema fosse l’epiteto “stronza” in sè, mentre all’interno di quel testo c’è molto, molto di più. Molto di peggio. Se ha suscitato giuste polemiche e indignazione l’ingaggio (poi revocato) del trapper Tony Effe per lo spettacolo di Capodanno di Roma Capitale, non meno indignazione dovrebbe suscitare il fatto di proporre ai milioni di persone che seguiranno il Festival di Sanremo sulla televisione pubblica italiana (al di là dei gusti personali è un dato di fatto) l’ascolto di una canzone il cui testo era pesante già 30 anni fa quando è uscita e a maggior ragione lo deve sembrare dopo tutto il lavoro che è stato fatto per denunciare il legame tra linguaggio sessista e misogino e la violenza sulle donne che ha dati incontrovertibili e riscontrati (senza contare [...]
loc
«Metalmeccanici contro il sogno del padronato: sgretolare il contratto nazionale»
1 month 1 week ago
Un primo bilancio degli scioperi. Intervista ad Eliana Como, portavoce dell’area alternativa in Cgil “Le radici del sindacato” e componente del Comitato Centrale della Fiom Si è conclusa la prima tornata di scioperi (da dicembre a metà gennaio) per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici. Abbiamo così intervistato Eliana Como, portavoce dell’area alternativa in Cgil “Le radici del sindacato” e componente del Comitato Centrale della Fiom, con l’obiettivo di fare un primo bilancio per cogliere la posta in gioco e la sua portata in vista delle prossime mobilitazioni. Qual è il significato degli scioperi? Eiana Como: Innanzitutto gli scioperi, per ora unitari, sono a seguito della rottura coi sindacati di novembre dopo il no secco di Federmeccanica alle richieste di aumento di 280€. Per Federmeccanica qualsiasi ipotesi di aumento deve essere legata all’andamento dell’inflazione. Per capirci, non vogliono dare un euro in più dell’Ipca (indice che misura l’inflazione) e peraltro depurata dagli aumenti dell’energia. Vorrebbero peggiorare anche la clausola di salvaguardia, posticipando l’aumento dei minimi contrattuali di altri 6 mesi. Il precariato è l’altro terreno di scontro: non c’è alcuna disponibilità delle associazioni datoriali a regolamentare l’utilizzo dei contratti precari attraverso la contrattazione nazionale. Nessuna disponibilità neanche sulla richiesta di [...]
mugandu
Auschwitz, il male radicale
1 month 2 weeks ago
L’antisemitismo continua a diffondere il suo veleno. Questo però non ci impedisce di evidenziare la criminale confusione che alcuni (e in primo luogo i leader dello stato israeliano) hanno seminato tra antisemitismo e antisionismo [Fabrizio Burattini] La storia Esattamente 80 anni fa, alle 15.00 del 27 gennaio 1945, la 100ª Divisione della 60ª Armata del Fronte di Voronezh dell’Armata Rossa sovietica, conclusa la liberazione dell’Ucraina, entrò nel campo di concentramento di Auschwitz, dopo un combattimento con la guarnigione tedesca, che causò la morte di 66 soldati sovietici. All’interno vi erano ancora 7.000 deportati sopravvissuti. Ma i soldati sovietici scoprirono anche circa 600 corpi di prigionieri giustiziati sommariamente dalle SS nelle ore immediatamente precedenti alla liberazione. Auschwitz, nella Slesia polacca occupata dal 1939, a circa cinquanta chilometri da Cracovia, era il più grande complesso di campi di concentramento del Terzo Reich (oltre 10 kmq), costituito da tre parti distinte: la prima era il vero e proprio campo di concentramento, la seconda era il centro di sterminio e la terza era una fabbrica chimica di produzione di combustibile sintetico dove i deportati venivano usati come lavoratori schiavi. Era stato istituito nel 1940 da Heinrich Himmler, il capo assoluto delle SS tedesche e [...]
loc
Marcado
16 hours 56 minutes ago
:: Ecosocialista Femminista Rivoluzionaria ::
Subscrever Feed Sinistra Anticapitalista