Da Milano a Torino, la deregulation è servita
1 day 12 hours ago
L’indebolimento della regolamentazione urbanistica è oggetto di una legge di riforma che si richiama al concetto truffaldino di rigenerazione urbana. Un modello che, dopo aver saturato le metropoli, si riverserà sulle medie e piccole città. Il caso Torino [Claudio Decastelli] Le vicende giudiziarie legate alle operazioni edilizie e urbanistiche di Milano su cui sta indagando la magistratura riguardano quei casi in cui, nell’applicare da parte del Comune e dei privati il modello ‘di crescita’ che è stato da loro scelto per la città, sono state rinvenute violazioni delle leggi in conseguenza delle quali la collettività è stata danneggiata sia con forti e negative alterazioni del contesto urbano sia dai mancati incassi degli oneri spettanti al Comune medesimo, oneri che avrebbero dovuto servire all’ente per erogare servizi pubblici e mantenere efficiente la città stessa (cosa che è accusato di non avere fatto). Ci sono stati negli anni però molti altri di casi in cui lo stesso modello di sviluppo basato sull’edificazione eccessiva è stato applicato senza conseguenze giudiziarie, nonostante esposti ai tribunali amministrativi da parte di comitati di cittadin* (valutati però come non pertinenti). E con risultati ugualmente dannosi per gli e le abitanti, che si sono trovati a dover vivere in una città [...]
checchino
Emigrazione e accoglienza, ne parliamo con Mimmo Lucano
2 days 12 hours ago
Venerdì 25 luglio alle 17.00, il circolo di Sinistra Anticapitalista di Napoli dalla Mediateca di Riace affronta i temi di emigrazione e accoglienza con Mimmo Lucano (europarlamentare), con Igor Zecchini (Movimento No Cpr), Stella Arena (avvocata). Coordina Erminia Romano. Nel mondo intero i fenomeni migratori sono in forte crescita dato l’impoverimento di vaste aree, le guerre, i cambiamenti climatici. A tali fenomeni i governi degli stati meta dei migranti rispondono con una politica di chiusura, di respingimento, di criminalizzazione. Chi riesce a raggiungere l’obiettivo di un viaggio lungo e pericoloso si trova vittima di un lavoro schiavistico e della negazione di ogni diritto umano. Il governo Meloni, in continuità con i governi precedenti, è in linea con le politiche più restrittive come quella degli USA di Trump; si sta, inoltre, facendo promotore nell’Unione Europea, di un modello di chiusura totale. In Italia, oltre a rispedire nei paesi di origine la maggior parte dei richiedenti asilo, isola i migranti in attesa del permesso di soggiorno, nei Centri di Permanenza per il Rimpatrio, (CPR) in condizioni disumane di detenzione per individui che non hanno commesso nessun reato in Italia. Questa politica è, oggi, aggravata dal patto Italia-Albania e dalla apertura del centro [...]
azzmic
Si sta generalizzando la rivolta degli studenti serbi
5 days 5 hours ago
Dal 28 giugno, in tutta la Serbia continuano i blocchi di incroci strategici. Nessuno sa come il potere riuscirà a uscire dall’impasse. Le tentazioni autoritarie di Belgrado, la necessità della solidarietà internazionalista [Lucien Perpette] Il 1° novembre 2024, la pensilina della stazione ferroviaria di Novi Sad crolla, uccidendo 16 persone. Questo incidente è stato il detonatore di una contestazione generalizzata del potere del presidente Vučić e di una mobilitazione democratica senza precedenti.Il 5 novembre, migliaia di persone si sono radunate nelle strade di Novi Sad per manifestare la loro indignazione. La convinzione condivisa è che l’incidente avrebbe potuto essere evitato se le autorità avessero tenuto conto dei rischi segnalati da un tecnico. Una dinamica studentesca basata sull’autogestione Nonostante l’incriminazione del responsabile del cantiere, la protesta si estende nel mondo studentesco. All’inizio di novembre, tutte le università del paese partecipano alla protesta. Il primo ministro Miloš Vučević presenta le sue dimissioni.La protesta è animata principalmente dagli studenti che occupano le facoltà, spesso con il sostegno dei loro professori. Si tengono assemblee libere praticamente ininterrottamente. Si sperimenta la democrazia diretta. Non ci possono essere leader, perché i manifestanti temono la concentrazione del potere e tengono conto del rischio di una repressione mirata.Gli [...]
checchino
Modello Milano, se la rigenerazione uccide la città
5 days 5 hours ago
Le indagini faranno il loro corso ma quello che è sicuro è che la rigenerazione urbana liberista è di per sé un crimine. Non è solo il partito trasversale del cemento, è proprio la visione su a chi appartenga la città e quale debba essere il ruolo del pubblico. Riprendiamoci il Comune non è più solo la suggestione di un’alternativa di società. Oggi è una stretta necessità [Marco Bersani] “Non mi riconosco nella lettura della città che la Procura sta ricostruendo”. Così il Sindaco Sala ha commentato le indagini della magistratura che hanno portato al coinvolgimento di 74 persone tra politici, tra cui lo stesso Sindaco, funzionari, archistar e immobiliaristi che in questi anni hanno trasformato in maniera radicale la capitale lombarda. Le indagini faranno il loro corso e il tempo dirà se e quali reati siano stati compiuti. Non è questo il problema. Paradossalmente, se al termine delle indagini, non emergessero rilevanze penali, il problema sarebbe ancora più grosso, poiché riguarda esattamente la visione della città, il ruolo del pubblico, gli interessi immobiliari e della rendita finanziaria, i bisogni e i diritti di quelli che la abitano. Per dirla in breve, il vero reato politico è la rigenerazione urbana [...]
checchino
I primi sei mesi di Trump: una minaccia per il pianeta e i popoli
5 days 7 hours ago
L’elezione di Trump rappresenta l’ascesa al potere di una leadership neofascista nel principale paese imperialista del mondo, attivamente coinvolto nel genocidio del popolo palestinese. Ciò rappresenta una profonda svolta a destra nel rapporto di forza internazionale e rafforza Orban, Modi, Meloni, Bolsonaro, ecc... ★ dichiarazione del bureau della Quarta Internazionale ★ Dal suo insediamento il 19 gennaio 2025, dopo aver vinto un’elezione serrata con una maggioranza relativa nel voto popolare, la presidenza Trump ha portato avanti un programma profondamente reazionario, minacciando i diritti democratici negli Stati Uniti e aggredendo il resto del mondo. Trump rappresenta una minaccia particolarmente virulenta per la classe lavoratrice americana e le comunità oppresse in tutto il mondo. Uno dei suoi fronti principali è costituito dagli attacchi contro le persone LGBTIQ*, in particolare contro le persone trans, punto su cui è largamente d’accordo con l’estrema destra internazionale, in particolare Putin. Ciò si inserisce nel quadro più ampio del programma reazionario di Trump, che attacca ferocemente le minoranze razzializzate, i diritti riproduttivi delle donne e i migranti, nega il cambiamento climatico, è ostile ai diritti democratici, non esita a ricorrere alla violenza, disprezza i processi democratici e qualsiasi forma di contropotere aspirando al potere totale. La generalizzazione [...]
checchino
Crisi del capitalismo e della ragione
3 weeks 1 day ago
Mentre sullo sfondo sono facilmente riconoscibili tutti gli osceni scenari delle guerre si accalcano sul proscenio leader e padroni in una babele di lingue che ha il solo scopo di rendere ancor più incomprensibile ai popoli quello che sta accadendo [Franco Turigliatto] Sul teatro del mondo, mentre sullo sfondo sono facilmente riconoscibili tutti gli osceni scenari delle guerre, dei massacri, delle prevaricazioni imperialiste, della nequizia sempre più apertamente squadernata e infine di un genocidio trasmesso in diretta mondovisione, si accalcano sul proscenio i capi di governo, i potenti economici e politici, in un agitarsi continuo, in una babele di lingue che ha il solo scopo di rendere ancor più incomprensibile ai popoli quello che sta accadendo e quello che costoro fanno accadere. Il direttore de La Stampa parla dell’Europa e del mondo come fossero di nuovo (come è stato 110 anni fa cento anni fa) sull’orlo dell’abisso e del passo scomposto di nuovi “Sonnambuli in cammino verso il caos”. Un altro editorialista dei giornali di Elkan parla di una guerra sospesa nell’interregno e del venir meno del vecchio ordine basato sui criteri morali e giuridici del mondo occidentali (?), a loro volta trascinati e macinati dalla furia degli eventi. Arriva [...]
checchino
Il socialdemocratico Mamdani può diventare sindaco di New York?
3 weeks 1 day ago
Mamdani, un immigrato musulmano di 33 anni, deputato statale e attivista dei Socialisti Democratici d’America (DSA), ha sconfitto Andrew Cuomo, un potente politico di 67 anni che ha condotto una campagna elettorale multimilionaria [Dan La Botz*] Cuomo ha dovuto dimettersi dalla carica di governatore dopo che 13 donne lo avevano accusato di molestie sessuali. Ciononostante, aveva il sostegno di molti importanti sindacati e interessi finanziari e immobiliari. Mamdani, d’altra parte, ha condotto una campagna elettorale che chiedeva il congelamento degli affitti, autobus gratuiti e assistenza all’infanzia gratuita, il tutto da finanziare con le tasse dei ricchi newyorkesi e delle grandi aziende, e ha criticato il genocidio di Israele a Gaza. Il suo messaggio ha ispirato i giovani e ha portato alle urne migliaia di nuovi elettori. Potrebbe vincere le elezioni generali del 4 novembre. Le elezioni per il sindaco di New York sono importanti per decidere il futuro della città più grande del paese, con 8,26 milioni di abitanti e un’area metropolitana di 22 milioni. È un porto di ingresso per gli immigrati e una delle città più diverse del paese. È la sede della Borsa di New York e di molte delle banche più importanti come JPMorgan Chase, Goldman Sachs e [...]
checchino
Che vuol dire alzare le spese militari al 5% del Pil
3 weeks 2 days ago
E’ il più grande stravolgimento fiscale del dopoguerra. La fine definitiva del modello sociale europeo. L’analisi della Campagna No ReArm Europe E’ surreale: da quanto è stato eletto, Trump ha dichiarato più volte di voler lasciare l’Europa al suo destino e lo ha dimostrato più volte, aumentando i dazi e lasciando all’oscuro i paesi europei sui piani di attacco all’Iran. I paesi europei, invece che approfittarne per rompere la gabbia atlantica, ieri si sono di nuovo inchinati ai suoi voleri, e hanno accettato il diktat di alzare al 5% la spesa militare in dieci anni. L’eccezione della Spagna dimostra che non era obbligatorio, dire di sì. Il 3,5% del PIL dovrà andare a investimenti in armi, mezzi, munizioni, costi operativi, stipendi e pensioni, spese per le missioni internazionali e sostegno militare all’Ucraina. L’1,5% del PIL sarà per spese per la sicurezza nazionale: infrastrutture (strade, ferrovie, ponti, porti), cybersicurezza, difesa delle frontiere e altro ancora. Mentre nell’1,5% per la sicurezza nazionale sarà possibile conteggiare spese già programmate o a doppio uso anche civile, la vera sfida impossibile è quella del 3,5% di spese militari pure, per le quali andranno reperite risorse nuove nel bilancio dello Stato. Per l’Italia, ci vorranno quasi [...]
checchino
Il gioco al rialzo del riarmo europeo
3 weeks 2 days ago
Quel che succede nell’UE è un vero salto di paradigma preparato da 25 anni in cui i governi di centro destra e centro sinistra hanno imposto le ferree leggi del capitale. Ora si deve costruire il movimento contro la guerra nelle forme più ampie possibili. Dovrà esserci in autunno una grande capacità di lotta unitaria e convergente per affrontare le scelte sociali e economiche del governo nel varo della finanziaria. Sarà una lotta molto dura [Franco Turigliatto] Dobbiamo ormai guardare la cartina di Europa con degli occhi diversi. I colori diventano sempre più cupi dove al nero delle politiche liberiste di austerità che da oltre 20 anni hanno massacrato e scomposto la società civile e le classi lavoratrici si aggiunge ora il nero delle bombe e degli elmetti e le divise mimetiche e grigio verdi delle truppe e degli eserciti da costruire o da incrementare. Quel che succede nell’Unione Europea è un vero salto di paradigma, certo preparato da 25 anni in cui i governi di centro destra e centro sinistra hanno imposto le ferree leggi del capitale, colpito i salari e le pensioni, precarizzato il lavoro, più che dimezzato il welfare, strozzata la Grecia che minacciava di ribellarsi, garantito [...]
checchino
Cena sociale ad Aprilia venerdì 4 luglio
3 weeks 5 days ago
CENA SOCIALE in località Campoleone, presso “Casa Gramsci”, venerdì 4 luglio, per il piacere di stare insieme tra compagne e compagni e contrastare l’individualismo e l’isolamento in cui ci vorrebbero padroni e governanti! Per sostenere l’organizzazione contro la barbarie del capitalismo e delle forze reazionarie, delle loro guerre, dei loro decreti “sicurezza”, del loro riarmo. Per un mondo di pace e solidarietà tra le classi lavoratrici! Per info e prenotazioni: 370 332 3713 – 347 780 6917
azzmic
Torino – Apericena e presentazione Università Estiva Ecosocialista venerdì 4 luglio
3 weeks 5 days ago
Apericena venerdì 4 luglio alle ore 19.30 in Via di Santa Giulia, 64 a Torino.A seguire, la presentazione dei contenuti dell’Università Estiva Ecosocialista che si svolgerà a Marina di Massa dal 28 al 31 agosto 2025. Contro la barbarie capitalista e la distruzione ambientale, costruire l’alternativa ecosocialista!
azzmic
Giù le mani dal presidio ex Gkn
4 weeks ago
Comunicato della direzione nazionale di Sinistra Anticapitalista Senza la convergenza e lo sviluppo delle lotte, non si cambiano i rapporti di forza Dopo essere stati tra i primi a essere licenziati dopo lo sblocco dei licenziamenti post-Covid, ora rischiano di essere tra i primi a subire le conseguenze del Dl Sicurezza, insieme ai metalmeccanici emiliani che hanno invaso la tangenziale per reclamare il diritto a un contratto e un salario decenti. Sono i lavoratori dell’ex Gkn, un collettivo di fabbrica che da quasi cinque anni conduce una lotta che è sindacale, sociale e politica per difendere la fabbrica e dare vita a un progetto di reindustrializzazione dal basso, pubblico e socialmente utile. Ora un Tribunale fallimentare, a dir poco compiacente, avrebbe “ordinato lo sgombero” accogliendo in pieno i desiderata dei soggetti immobiliari che su quell’area nutrono i soliti progetti di speculazione e consumo di suolo. Tutto questo dopo aver respinto la proposta di affidare temporaneamente la custodia al Comune di Campi Bisenzio ritenuto non affidabile perché mira a ricreare posti di lavoro sul territorio. La società a vocazione immobiliare è stata creata ad hoc nel settembre 2023 dal gruppo legato a quell’imprenditore Borromeo che venne salutato come salvatore della patria [...]
loc
Università estiva ecosocialista: aperitivo di presentazione a Roma venerdì 27 giugno
1 month ago
Venerdì 27 giugno alle ore 19:00 al Circolo di San Lorenzo in Via di Latini 73-75, aperitivo di presentazione del programma della seconda edizione dell’Università estiva Ecosocialista, organizzata da Sinistra Anticapitalista e dalla Biblioteca Livio Maitan, che si terrà a Marina di Massa dal 28 al 31 agosto 2025.Dalle ore 21:00 il jazz dei Roots Magic, con: Alberto Popolla, clarinetti Eugenio Colombo, flauto, sax Errico De Fabritiis, sassofoni Gianfranco Tedeschi, contrabbasso Fabrizio Spera, batteria
azzmic
Stop Rearm Europe. Grande manifestazione contro la guerra: ripartiamo dai movimenti sociali(video e foto)
1 month ago
Intervento di Francesco Locantore dal camion:
loc
Con i nostri corpi fermiamo la guerra globale. Il Governo italiano non partecipi alla guerra!
1 month ago
Comunicato del Comitato Organizzatore Stop Rearm Europe Neppure una notte di gioia per il grande e bellissimo corteo di ieri, ci concede la follia del mondo. Ieri il nostro intervento alla chiusura della manifestazione cominciava così: “non sappiamo se stanotte la guerra scatenata da Israele all’Iran si allargherà e se Trump entrerà in guerra. Una cosa sappiamo: tutto questo non è più sopportabile, non è più tollerabile. Sappiamo che dobbiamo ribellarci, e dobbiamo farlo insieme”. Stanotte Trump è entrato in guerra a fianco di Israele. Un conflitto globale è alle porte davvero. Siamo a rischio anche noi, con i nostri territori pieni di basi e di armi statunitensi. E’ estate, e siamo esausti. Ma non vogliamo morire, non vogliamo che continuino a morire innocenti, e non vogliamo vivere nella barbarie. Vi proponiamo alcune prime idee immediate: 1) qui trovate l’audio delle bombe su Gaza che abbiamo usato nel corteo di ieri per il die-in: https://www.spreaker.com/episode/bombing-unsilence-gaza–66688100 Dura due minuti, può essere riprodotto più volte di seguito quanto volete. Potete usarlo per organizzare die-in contro la guerra ovunque, nei quartieri, nei paesi, nelle città. A Roma il die-in si terrà davanti al Parlamento martedì alle ore 18:00. Invitiamo tutti e tutte a [...]
loc
L’imperatore non è pazzo, è indebitato
1 month ago
di Emiliano Brancaccio (da il manifesto) Tutti a interrogarsi sul Trump che sbraita ma tentenna, urla ma arretra, minaccia ma si nasconde, quindi sorride, morde all’improvviso, chiede scusa e poi punta la pistola in faccia, come in un infinito circo dell’orrore. Si diffonde l’idea, lo sostiene ad esempio il Nobel per l’economia Heckman, che sia solo un altro «pazzo al potere». L’ultimo sintomo di instabilità mentale sarebbe l’andirivieni del presidente sulla dimensione effettiva dell’appoggio militare americano a Israele, nella guerra contro l’Iran. Questa moda di scovare i moventi rapsodici del leader tra le pieghe nascoste di una mente disturbata non è una novità. Già Erich Fromm, in pieno revisionismo freudiano, teorizzava sulle possibili ossessioni sadiche di Stalin per disvelare le cause della sua violenza politica. Di recente il concetto è stato ribadito per Putin, Kim, Khamenei. E adesso, tocca al capo del fronte occidentale. Per la loro estrema semplicità, queste interpretazioni psicanalitiche godono di ampio successo tra gli opinionisti di grido, più che mai disallenati al pensiero complesso. In fondo, «il capo è pazzo» è un’espressione al contempo abbastanza stupida e solenne da funzionare alla perfezione nel ritmato nulla degli odierni talk televisivi. Le seducenti teorie del «pazzo al potere», [...]
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En Italie, après l’échec du référendum, nouveau départ dans les luttes
1 month ago
par Franco Turigliatto (Inprecor) Malgré l’échec des référendums, une nouvelle séquence de mobilisation s’annonce en Italie pour les salaires, pour la paix, contre les lois de l’exploitation et l’extrême droite. Les référendums sur le travail et la citoyenneté n’ont pas atteint le quorum nécessaire (50% + 1) pour être valides. C’est une défaite pour la classe ouvrière, qui confirme le climat politique délétère, marqué par un individualisme où le ventre mou, passif et colérique de la société l’a emporté. La droite au pouvoir sort renforcée de ce vote, ayant misé sur l’abstention pour faire échouer les référendums. L’extrême droite et le patronat ont distillé leur poison En réalité, seuls 30 % des électeurEs éligibles, soit environ 15 millions de personnes, ont voté ; parmi eux, environ 12 millions ont voté oui aux quatre questions portées par la CGIL (entre 87 % et 89 %), mais seulement 9 millions (65 %) ont soutenu la proposition sur la citoyenneté, qui aurait permis à un million et demi d’immigréEs de demander plus rapidement la nationalité — autrement dit, l’égalité des droits avec les autres travailleurEs italienNEs. Le poison de la division distillé par la Ligue de Salvini et les forces proches du patronat [...]
loc
Genova: La lotta per il contratto e la solidarietà internazionalista
1 month ago
Scarica il volantino in PDF LA LOTTA PER IL CONTRATTO. AUMENTI SALARIALI E MIGLIORI CONDIZIONI DI LAVORO I/Le lavoratori/trici metalmeccanici/che scioperano per il contratto nazionale, per un salario decente, per recuperare una inflazione mai così alta negli ultimi anni e difendere e migliorare le condizioni di lavoro. I salari italiani da 30 anni sono in perdita costante. L’OIL (Organizzazione Internazionale del Lavoro) ha certificato che dal 2008 a oggi i salari reali in Italia sono scesi dell’8,7%. Le imprese hanno invece continuato a fare profitti come non mai, ma la Federmeccanica e le altre associazioni padronali rifiutano qualsiasi aumento salariale, cercando anzi di smantellare il contratto nazionale. Servirà una lotta molto dura (con le 8 ore di venerdì 20 giugno saranno 40 le ore di sciopero sinora effettuate) per battere padronato e Governo che, a sua volta, ha programmato per i/le lavoratori/trici del pubblico impiego una riduzione reale dei salari di oltre il 10%. Nelle mobilitazioni, inoltre, dobbiamo difendere il nostro diritto a utilizzare le forme di lotta che riteniamo necessarie, contrastando le leggi recentemente varate dal Governo che mirano a impedire la protesta. LA SOLIDARIETÀ INTERNAZIONALISTA. CONTRO TUTTI GLI IMPERIALISMI E IL RIARMO EUROPEO La crisi del sistema capitalista [...]
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Dichiarazione congiunta delle organizzazioni sindacali indipendenti in Iran: opposizione alla guerra e alle politiche guerrafondaie
1 month ago
Alla luce delle attuali condizioni di instabilità e pericolo in Iran e nella regione, le organizzazioni sottoscritte ritengono doveroso adottare una posizione collettiva. I lavoratori iraniani – operai, insegnanti, infermieri, pensionati e altri salariati – non hanno mai avuto e non avranno mai alcun interesse nella guerra, nella militarizzazione, nel bombardamento del Paese o nelle politiche di oppressione e sfruttamento. Gli attacchi militari e i bombardamenti di Israele su centinaia di obiettivi in diverse parti dell’Iran – tra cui infrastrutture, luoghi di lavoro, raffinerie e aree residenziali – fanno parte di un progetto guerrafondaio il cui prezzo viene pagato con le vite, i mezzi di sostentamento e il futuro della gente comune, soprattutto della classe operaia. L’affermazione di Israele di non provare ostilità nei confronti del popolo iraniano non è altro che una menzogna e una propaganda politica. Proprio ieri il ministro della Difesa israeliano ha minacciato di “bruciare Teheran”. Le ripetute minacce di Trump e di altri funzionari statunitensi, e il sostegno incondizionato dei governi occidentali a tali azioni, hanno solo alimentato la tensione, l’insicurezza e la distruzione nella regione. I governi di Israele e degli Stati Uniti sono i principali responsabili del genocidio in corso a Gaza e [...]
loc
Iran. I socialisti rivoluzionari si esprimono contro la guerra
1 month ago
da MPS Ticino Pubblichiamo qui di seguito una dichiarazione del Partito Hekmatista (Linea Ufficiale), noto anche come Partito Comunista-Operaio dell’Iran – Hekmatista (Linea Ufficiale). La corrente hekmatista/comunista-operaia, che oggi comprende diverse organizzazioni, ha origine da una scissione del Partito Comunista Iraniano avvenuta nel 1991 ad opera di un gruppo di militanti guidati da Mansoor Hekmat. ******************************* L’attacco dei leader bellicisti di Israele contro l’Iran* Nelle prime ore di venerdì 13 giugno 2025, il governo fascista e bellicista di Israele, con il pretesto della “minaccia di un Iran nucleare e della sicurezza di Israele”, ha lanciato attacchi generalizzati contro decine di basi militari e nucleari, nonché contro quartieri residenziali, in diverse città dell’Iran, tra cui Teheran, Shiraz, Isfahan, Kermanshah e Tabriz. Oltre alla morte di diversi comandanti militari della Repubblica islamica, questi attacchi hanno anche ucciso e ferito centinaia di civili innocenti. Il governo israeliano ha annunciato che “questi attacchi continueranno per tutto il tempo necessario”, il che costituisce una dichiarazione ufficiale della sua politica volta a trascinare l’intera regione in un’era buia e pericolosa. Questi attacchi, come quelli di Israele contro Gaza, il Libano e la Siria, e il massacro di centinaia di migliaia di innocenti, non sarebbero stati possibili senza l’approvazione e la cooperazione [...]
loc
Checked
4 hours 36 minutes ago
:: Ecosocialista Femminista Rivoluzionaria ::
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