LA RAI E “BELLA STRONZA”: PERCHE’ NON SONO “SOLO CANZONETTE”
3 days 15 hours ago
di Donne di classe Apprendiamo con sconcerto che al Festival di Sanremo, nella serata dedicata alle cover, verrà portata anche la canzone “Bella stronza” di Marco Masini. Non conoscendo il testo della canzone, molti commenti si soffermano superficialmente sul titolo, come se il problema fosse l’epiteto “stronza” in sè, mentre all’interno di quel testo c’è molto, molto di più. Molto di peggio. Se ha suscitato giuste polemiche e indignazione l’ingaggio (poi revocato) del trapper Tony Effe per lo spettacolo di Capodanno di Roma Capitale, non meno indignazione dovrebbe suscitare il fatto di proporre ai milioni di persone che seguiranno il Festival di Sanremo sulla televisione pubblica italiana (al di là dei gusti personali è un dato di fatto) l’ascolto di una canzone il cui testo era pesante già 30 anni fa quando è uscita e a maggior ragione lo deve sembrare dopo tutto il lavoro che è stato fatto per denunciare il legame tra linguaggio sessista e misogino e la violenza sulle donne che ha dati incontrovertibili e riscontrati (senza contare il sommerso, il non denunciato) che ad esempio ogni Centro Antiviolenza può fornire. In questa canzone, oltre alla sequela di insulti sessisti (che essenzialmente girano con poca fantasia intorno [...]
loc
Metalmeccanici: un primo bilancio degli scioperi per il contratto. Intervista ad Eliana Como
4 days 22 hours ago
Si è conclusa la prima tornata di scioperi (da dicembre a metà gennaio) per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici. Abbiamo così intervistato Eliana Como, portavoce dell’area alternativa in Cgil “Le radici del sindacato” e componente del Comitato Centrale della Fiom, con l’obiettivo di fare un primo bilancio per cogliere la posta in gioco e la sua portata in vista delle prossime mobilitazioni. Qual è il significato degli scioperi? Eiana Como: Innanzitutto gli scioperi, per ora unitari, sono a seguito della rottura coi sindacati di novembre dopo il no secco di Federmeccanica alle richieste di aumento di 280€. Per Federmeccanica qualsiasi ipotesi di aumento deve essere legata all’andamento dell’inflazione. Per capirci, non vogliono dare un euro in più dell’Ipca (indice che misura l’inflazione) e peraltro depurata dagli aumenti dell’energia. Vorrebbero peggiorare anche la clausola di salvaguardia, posticipando l’aumento dei minimi contrattuali di altri 6 mesi. Il precariato è l’altro terreno di scontro: non c’è alcuna disponibilità delle associazioni datoriali a regolamentare l’utilizzo dei contratti precari attraverso la contrattazione nazionale. Nessuna disponibilità neanche sulla richiesta di avviare una fase di sperimentazione per la riduzione dell’orario di lavoro. Insomma, per Federmeccanica è no su tutto! Lo sciopero, d’altro canto, avviene in un [...]
mugandu
AUSCHWITZ, IL MALE RADICALE
1 week 1 day ago
di F. Burattini La storia Esattamente 80 anni fa, alle 15.00 del 27 gennaio 1945, la 100ª Divisione della 60ª Armata del Fronte di Voronezh dell’Armata Rossa sovietica, conclusa la liberazione dell’Ucraina, entrò nel campo di concentramento di Auschwitz, dopo un combattimento con la guarnigione tedesca, che causò la morte di 66 soldati sovietici. All’interno vi erano ancora 7.000 deportati sopravvissuti. Ma i soldati sovietici scoprirono anche circa 600 corpi di prigionieri giustiziati sommariamente dalle SS nelle ore immediatamente precedenti alla liberazione. Auschwitz, nella Slesia polacca occupata dal 1939, a circa cinquanta chilometri da Cracovia, era il più grande complesso di campi di concentramento del Terzo Reich (oltre 10 kmq), costituito da tre parti distinte: la prima era il vero e proprio campo di concentramento, la seconda era il centro di sterminio e la terza era una fabbrica chimica di produzione di combustibile sintetico dove i deportati venivano usati come lavoratori schiavi. Era stato istituito nel 1940 da Heinrich Himmler, il capo assoluto delle SS tedesche e della Gestapo. Nei 5 anni di funzionamento, nel solo campo di Auschwitz, morirono più di 1.100.000 tra uomini, donne e bambini, la stragrande maggioranza dei quali il giorno stesso del loro arrivo in [...]
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Comunicato dei comitati NOAD sulla inammissibilità del referendum contro la legge Calderoli
1 week 5 days ago
Comunicato stampa 22 gennaio 2025 dei Comitati contro ogni autonomia differenziatasulla inammissibilità del referendum sulla legge 86/2024 La Corte costituzionale ha dichiarato inammissibile il quesito di abrogazione totale della legge Calderoli sull’autonomia differenziata, n. 86/2024. Nello stringato comunicato si fa riferimento al fatto che ‘l’oggetto e la finalità del quesito non risultano chiari’ e che ‘il referendum verrebbe ad avere una portata che ne altera la funzione, risolvendosi in una scelta sull’autonomia differenziata’. Esprimiamo pertanto le nostre prime valutazioni come “Comitati contro ogni autonomia differenziata per l’Unità della Repubblica e l’Uguaglianza dei diritti” sulla base del comunicato, riservandoci tuttavia una attenta e approfondita lettura della sentenza, non appena verrà emessa. Siamo stupiti della decisione della Corte costituzionale di non ammettere il referendum totalmente abrogativo per una prima fondamentale considerazione: con la sentenza 192/2024, la Corte costituzionale ha dichiarato illegittime 14 disposizioni normative della legge 86/24, lasciandone sopravvivere ben 52, oggetto di specifica contestazione da parte delle Regioni ricorrenti. Con Ordinanza del 12 dicembre 2024, la Corte di Cassazione ha ritenuto legittima la riformulazione del quesito referendario, trasferendolo alla parte residua della legge, tenuto conto della sentenza della Corte costituzionale. Implicitamente la Corte di Cassazione ha detto quindi che il principio [...]
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Dopo l’insediamento di Donald Trump
1 week 6 days ago
di Dan La Botz Il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca il 20 gennaio promette di portare un cambiamento radicale e fondamentale in ogni aspetto dell’economia, della società e della politica americana. La sua elezione è espressione dell’esaurimento dell’ordine liberale (e neoliberale) e dell’instaurazione di un nuovo regime negli Stati Uniti. Le sue promesse e i suoi piani minacciano non solo l’ordine mondiale, così com’è, ma anche il pianeta stesso. Riportare gli Stati Uniti al centro del dominio mondiale L’ordine liberale moderno è nato negli anni Trenta sotto la presidenza di Franklin D. Roosevelt e dei Democratici. Roosevelt e i Democratici, che attuarono riforme fondamentali per affrontare la Grande Depressione e poi la Seconda Guerra Mondiale, cambiamenti che portarono al dominio americano dell’Occidente, attraverso la NATO, per tutta la Guerra Fredda e all’istituzione di uno stato sociale, seppur debole, in patria. Il sistema fu rafforzato a metà degli anni Sessanta quando il democratico Lyndon B.Johnson, in risposta al movimento per i diritti civili dei neri, promulgò il Civil Rights Act e il Voting Rights Act, che finalmente rendevano i neri cittadini a tutti gli effetti. Nel 1970, sotto il repubblicano Richard Nixon, fu creata l’Agenzia per la protezione dell’ambiente, [...]
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L’insediamento di Donald Trump
1 week 6 days ago
di Fabrizio Burattini Ci si aspettava da Trump 2.0 un discorso di insediamento gentile e affettuoso, un messaggio di unità che avrebbe guarito una nazione divisa dopo un’elezione amara e anni di conflitti politici, un discorso diverso da quello del gennaio 2017 al momento del suo primo insediamento alla Casa Bianca, quello della famigerata filippica distopica sull’ “American carnage”, la carneficina allora attribuita alla gestione democratica del paese, su una nazione che sta andando all’inferno per colpa di un’élite corrotta che solo lui poteva fermare. Tutte queste aspettative sono state clamorosamente deluse. (nella foto Trump mentre giura sulla Bibbia) Trump, invece, ieri ha smentito clamorosamente tutte queste attese, mostrando di essere sempre lo stesso, anzi, semmai di essere sempre più il rozzo e ripetitivo imbonitore e demagogo capace però di convincere la maggioranza dell’elettorato nordamericano, almeno di quella parte che si è decisa a votare. In questo secondo discorso abbiamo sentito lo stesso messaggio di fondo del primo: sotto l’élite corrotta rappresentata dai suoi oppositori, l’America stava diventando un inferno, ma con Trump al comando ora il paese potrà godere di una nuova “età dell’oro” di pace e prosperità realizzata attraverso un programma “America First” di repressione dell’immigrazione, di protezionismo [...]
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Un movimento di massa per bloccare il ddl sicurezza
3 weeks ago
di Checchino Antonini L’opposizione al ddl Sicurezza si materializzerà di nuovo in decine di piazze il 17 gennaio: “100mila luci contro il buio del regime”, la forma sarà quella dell’assedio, con una fiaccolata, ai luoghi che rappresentano il governo. Nella capitale si proverà a manifestare più vicino possibile al Senato, dove il ddl è in discussione, altrove l’appuntamento sarà davanti alle prefetture. Tuttavia a Roma e nelle altre città potrebbero esserci restrizioni in nome della strategia della tensione che il governo sta mettendo in atto soprattutto per dirottare la pubblica opinione dall’omicidio di Ramy. I promotori della manifestazione, la Rete Nazionale No Ddl Sicurezza – “A Pieno Regime” invita tutte le forze politiche alla costruzione di cordoni di difesa e tutela di chi manifesta, già a partire da questa data. «Laddove le questure negheranno permessi e agibilità lo annunciamo fin da subito che disobbediremo a qualsiasi divieto». L’indizione giunge al termine della seconda assemblea nazionale della rete che si è tenuta a Roma domenica 12 febbraio, a quasi un mese dal corteo nazionale del 14 dicembre che ha visto alcune decine di migliaia di persone riempire Piazza del Popolo. Si tratta di uno spazio politico vasto, abbastanza eterogeneo, che raccoglie [...]
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Un anno di sinistra anticapitalista
1 month ago
di Francesco Locantore L’anno che sta per concludersi è stato un anno intenso per le militanti e i militanti di Sinistra Anticapitalista, che sono state impegnate e impegnati nel rilancio dell’attività politica dell’organizzazione. Abbiamo cominciato con una lunga e approfondita discussione congressuale, che ha visto coinvolti i circoli in una fase di discussione preliminare nel mese di febbraio e poi nella celebrazione dei congressi locali e di quello nazionale, chiuso il 21 aprile con l’approvazione unitaria di un ordine del giorno finale e di undici tesi che delineano gli assi della nostra azione politica in questa fase. Un congresso importante, il quarto dalla nascita di Sinistra Anticapitalista undici anni fa, ma il primo in presenza dopo cinque anni, considerato che il terzo congresso si era dovuto celebrare in videoconferenza a causa della pandemia. Dal congresso sono uscite indicazioni di lavoro importanti, prima fra tutte la decisione di realizzare la prima edizione dell’Università ecosocialista d’estate, in collaborazione con la Rete Ecosocialista e la Biblioteca Livio Maitan. Dal 5 all’8 settembre a Marina di Massa sono stati quattro giorni di approfondimenti, dibattiti, concerti e socialità alternativa, per costruire la resistenza anticapitalista e la prospettiva di una società ecosocialista, con ospiti italiani e [...]
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Gkn: approvata la legge sui consorzi industriali
1 month 1 week ago
di Michele Gambirasi (da il manifesto) È stata approvata nella notte tra venerdì e sabato dal consiglio regionale toscano la proposta di legge sui consorzi industriali, elaborata in prima istanza dal Collettivo di fabbrica degli ex-lavoratori Gkn di Campi Bisenzio. Presentato per la prima volta ad aprile il testo, a prima firma della consigliera M5s Silvia Noferi, ha vissuto una lunga gestazione in seno all’istituzione toscana, non ultimo il tentativo di ostruzionismo delle destre, soprattutto Lega, che puntavano a portarla almeno a gennaio 2025. Invece, dopo una seduta fiume durata 4 giorni (impegnata anche nell’approvazione del nuovo Testo unico sul turismo) intorno all’una e trenta di notte la maggioranza ha dato il via libera. Favorevoli Pd, M5s, Iv e un consigliere di Fratelli d’Italia, Diego Petrucci, in dissenso con il proprio partito. Fuori dal consiglio regionale, in via Cavour a Firenze, dalle 19 i lavoratori dell’ex-stabilimento di Campi Bisenzio si erano riuniti in attesa della votazione. Poi, al momento del sì definitivo è esplosa la festa di cori, tamburi, fumogeni e fuochi d’artificio. «Nella vita, l’importante è la sobrietà. È legge» hanno scritto. Contenta anche la Cgil Toscana, che ha commentato: «arriva uno strumento importante per affrontare le innumerevoli crisi [...]
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Presto la plastica dominerà la biosfera
1 month 2 weeks ago
di Umberto Oreste Pochi giorni dopo la chiusura ingloriosa della COP29 a Baku, che ha ancora una volta ignorato gli accordi di Parigi 2015, si è chiusa il primo di dicembre la INC5 di Busan in Corea del Sud, la conferenza ONU che doveva mettere mano alla riduzione della produzione di plastica alla luce degli evidenti danni ambientali che produce. La massa della plastica, che è l’insieme di diverse sostanze chimiche sintetiche, sta crescendo il maniera esponenziale, conquistando tutti gli ambienti del pianeta, dalle profondità degli abissi oceanici al citoplasma delle nostre cellule. Sebbene l’allarme sia stato lanciato da tempo dagli scienziati, la produzione di plastica è in costante aumento dal 1907, anno della sintesi della bakelite da parte del chimico belga Leo Baekeland. Gli anni seguenti hanno visto la nascita del Polivinilcloruro (PVC), Cellophan, Polistirene, Nylon (Poliammide), PET (Polietilene tereftalato), Moplen (Polipropilene isotattico) e tante altre sostanze “plastiche”. Negli ultimi 60 anni ne sono state prodotte nel mondo oltre 8 miliardi di tonnellate di cui solo il 9% è stato riciclato; il 12% è stato incenerito ed il 79 % è stato semplicemente riversato nell’ambiente naturale. Il problema è enorme: basti ricordare l’enorme isola di plastica galleggiante nel Pacifico [...]
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Brescia antifascista si riprende Piazza Loggia
1 month 2 weeks ago
La risposta della città alla vergognosa sfilata degli ultrafascisti è stata di massa e in gran parte militante. Almeno 5.000 persone, forse di più [Brescia anticapitalista] Una Piazza Loggia strapiena, come ai bei tempi. La risposta della Brescia antifascista (compresi i tiepidi di sempre, ma con moltissime bandiere rosse a “segnare il territorio”) alla vergognosa sfilata degli ultrafascisti di venerdì scorso è stata di massa e in gran parte militante. Almeno 5.000 persone, forse di più: venti antifascisti bresciani per ogni fascistello (compresi quelli d’importazione). E ci siamo ripresi la nostra piazza, quella segnata dal sangue dei nostri compagni assassinati il 28 maggio 1974. Anche lo spezzone alternativo, di oltre un migliaio di compagn*, in gran parte giovani e giovanissimi, che ha sfilato da Piazza Loggia fino in Stazione, ha grandemente contribuito a dare il segno di questa risposta di massa. Uno spezzone combattivo ed unitario, dove si mescolavano gli slogan (alcuni che riemergevano dagli anni ’70, come “Piazzale Loreto c’è ancora tanto posto….”) e le bandiere dell’Associazione Diritti per Tutti e del Mag47 (i principali organizzatori del concentramento alternativo) con quelle di Sinistra Anticapitalista, dei COBAS, degli Antifa, di Potere al Popolo e dei vari gruppi e collettivi della [...]
checchino
Siria: si la gioia, ma tra prudenza e paura
1 month 2 weeks ago
Pubblichiamo da International Viewpoint, organo in inglese della Quarta Internazionale, questa iimportante intervista, utile anche per cogliere le dinamiche nell’Amministrazione Autonoma del Nord est, nata a partire dall’esperienza del Rojava e dalla Resistenza di Kobane, espressione di forze arabe democratiche e delle forze progressiste e socialiste curde. Munif Mulhem è un compagno della Quarta Internazionale che vive a Damasco. Militante del Partito d’Azione Comunista della Siria, è stato imprigionato per 17 anni nella terribile prigione di Palmira. Non ha mai rinunciato alla sua lotta contro la dittatura ed è stato arrestato di nuovo cinque anni fa, ma fortunatamente è stato rilasciato dopo alcuni mesi. Mireille Court lo ha contattato telefonicamente per avere le sue prime impressioni sui disordini in corso in Siria. –La caduta del regime di Assad è stata accolta con gioia ed entusiasmo dal popolo siriano, durante i 10 giorni dell’offensiva di Hayat Tahrir al-Sham (HTS) e nelle città conquistate sulla strada per Damasco. Sì, il popolo siriano ha accolto con grande gioia la caduta del regime di Assad. Questo regime ha governato la Siria per più di mezzo secolo con una dittatura senza pari. L’ultimo decennio del suo governo ha portato alla distruzione di persone ed edifici, [...]
mugandu
Dipendenti pubblici, il referendum che interessa tutte/i
1 month 2 weeks ago
Il 6 dicembre alcune sigle sindacali del pubblico impiego hanno firmato con il governo (tramite l’ARAN, l’agenzia governativa incaricata delle trattative sui contratti collettivi) il nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) del comparto delle “funzioni centrali” della pubblica amministrazione. E’ stato firmato solamente dalla Federazione della Cisl del settore e dai sindacati autonomi Confsal e Confintesa, che, secondo le regole per la rappresentatività, stabilite dagli accordi quadro, assommerebbero a circa il 53% di rappresentanza dei dipendenti pubblici, dunque appena necessari a raggiungere quel 50 più 1 che rappresenterebbe la maggioranza delle lavoratrici e dei lavoratori interessati [Fabrizio Burattini] L’accordo sottoscritto, con gravissimo ritardo, copre in extremis un triennio che si conclude tra pochi giorni, quello 2022-24, un triennio che comunque ha registrato un’inflazione che non si vedeva da decenni e che ha pesantemente tagliato il potere d’acquisto dei salari. Le lavoratrici e i lavoratori dunque, in mancanza di altri strumenti per la rivalutazione delle retribuzioni, attendevano un aumento degli stipendi capace perlomeno di recuperare quanto perduto in questi anni. I firmatari del CCNL, al contrario, hanno accettato di sottoscrivere una perdita secca di circa il 10% del potere d’acquisto delle retribuzioni, certamente non bilanciato da qualche contropartita del tutto [...]
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Dopo la manifestazione contro il disegno di legge paura, costruiamo l’opposizione sociale
1 month 2 weeks ago
di Francesco Locantore Decine di migliaia di persone hanno sfilato a Roma sabato 14 dicembre contro il disegno di legge della destra che introduce nuove e più pesanti norme repressive contro i movimenti sociali, i migranti, le lavoratrici e i lavoratori. Il corteo che ha percorso il centro da piazzale del Verano fino a riempire piazza del Popolo era pieno di studentesse e studenti delle scuole e delle università, di militanti dei centri sociali, di lavoratrici e lavoratori organizzati in particolare da alcune categorie della Cgil: Flai, Flc, Fp, Fiom ma anche dalla rete Insorgiamo intorno ai lavoratori ex GKN, fino ai lavoratori della filiera della cannabis; c’era l’associazionismo: l’Arci con un bellissimo striscione viola: “Siamo tuttə corpi del reato”, l’ANPI, Baobab Experience, le Ong che salvano i migranti in mare; c’era il movimento per il diritto all’abitare, c’era la rete “Liberi di lottare” lanciata dal SI Cobas, che ha avuto il merito di cominciare la mobilitazione contro il ddl 1660 e la rete “A pieno regime” costituitasi nell’assemblea in Sapienza lo scorso 16 novembre; c’erano le forze politiche di opposizione parlamentari: AVS, il M5S, con Giuseppe Conte fischiato perché subito dopo sarebbe andato ospite ad Atreiu, la festa [...]
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Ddl Lavoro: com’è semplice licenziare
1 month 3 weeks ago
“Semplificazione e regolazione”: per i padroni sarà più semplice liberarsi dei lavoratori tutelati [Checchino Antonini] Il Ddl Lavoro è un piano inclinato sempre più ripido verso la precarizzazione: vengono eliminati i vincoli ai contratti di somministrazione e del lavoro stagionale. «L’Aula del Senato ha definitivamente approvato il Ddl Lavoro collegato alla legge di Bilancio. I 33 articoli del provvedimento introducono norme di semplificazione e regolazione, annuncia il ministero del Lavoro, con particolare riferimento ai temi della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, della disciplina dei contratti, dell’adempimento degli obblighi contributivi e degli ammortizzatori sociali». La conta ha registrato 81 sì, 47 no e un astenuto al Ddl. Il provvedimento diventa così definitivo visto che aveva già ottenuto il via libera dalla Camera lo scorso 9 ottobre. Il ddl, frutto di uno stralcio del Collegato Lavoro, punta a semplificare numerosi adempimenti burocratici e a «migliorare (così il dispaccio Ansa) le condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro, ponendo particolare attenzione alla flessibilità delle prestazioni salariali e alla tutela dei diritti dei lavoratori e dei liberi professionisti. Durante l’esame in Commissione e in Aula sono stati respinti tutti gli emendamenti». Certo, è difficile vedere un miglioramento nelle nuove misure sulle dimissioni [...]
checchino
Il paese immaginario di Meloni mentre l’industria crolla
1 month 3 weeks ago
Ventunesimo mese consecutivo di crollo della produzione industriale. Lo ha attestato l’Istat. La scelta di un’economia di guerra: l’esecutivo ha tagliato 4,6 miliardi all’automotive e li ha destinati alle armi [Roberto Ciccarelli/il manifesto] Siamo arrivati al 21esimo mese consecutivo di crollo della produzione industriale. Lo ha attestato ieri l’Istat. Una situazione di cui è politicamente responsabile il governo Meloni che è in carica da 25 mesi. La «lunghissima fase di contrazione», così è stata definita dall’Istat, è stata alimentata in particolare dal crollo di due settori: la produzione delle auto e quella del tessile. Solo nell’ultimo anno la produzione delle auto è crollata di oltre il 40% del suo valore, quella più generale dei mezzi di trasporto del 16,4%. LA CRISI È GENERALE. Oltre a Stellantis, c’è Versalis o Glencore, e molte altre. Beko Europe ieri ha confermato «integralmente» il piano industriale con 1.935 esuberi, la chiusura degli stabilimenti e il ridimensionamento degli impiegati. Al tavolo di crisi Adolfo Urso, «ministro al made in Italy», ieri ha confermato che il «Golden power» è uno dei misteri gloriosi del governo Meloni. Urso ha fatto un excursus storico sulla crisi dell’elettrodomestico in Italia e ha concesso all’azienda un «secondo tempo supplementare». «Inaccettabile» [...]
checchino
Bloccare il Ddl Sicurezza per rilanciare il conflitto sociale
1 month 3 weeks ago
Il 14 dicembre corteo nazionale a Roma contro il più grande attacco della storia repubblicana al diritto al dissenso e alla libertà di movimento. La risoluzione di Sinistra★Anticapitalista ☭ Sinistra Anticapitalista sostiene e partecipa al corteo, il prossimo 14 dicembre a Roma, contro il nuovo pacchetto sicurezza, il cosiddetto ddl 1660, che sta per essere approvato in Senato dopo essere stato approvato alla Camera. Il ddl Paura, come lo ha rinominato la grande assemblea nazionale che ha lanciato la manifestazione, lo scorso 16 novembre, si configura come un vero e proprio manifesto politico ed ideologico in cui il governo Meloni combina repressione politica, controllo sociale, populismo penale, proibizionismo, cultura patriarcale, classismo e razzismo: 23 nuovi reati che vanno a combinarsi con altri 47 coniati al tempo in cui al Viminale c’era Salvini e che rischia di essere un punto di non ritorno in una fase politica contrassegnata dalle tentazioni autoritarie di governi di ogni foggia dentro la cornice inquietante della post-democrazia e dei venti di guerra. Sinistra Anticapitalista intende rilanciare la riflessione della Rete No ddl Sicurezza che ha aperto uno spazio pubblico che non deve chiudersi con il corteo ma proseguire in una mobilitazione permanente in cui la [...]
checchino
Bashar è caduto! Viva il popolo siriano
1 month 3 weeks ago
Riprendiamo il comunicato dell’NPA francese di cui condividiamo i contenuti, sulla caduta del regime dittatoriale siriano. Di seguito riprendiamo da Siria, capire la rivolta di questi giorni | Sempre e per sempre dalla stessa parte un’intervista a Joseph Daher, docente all’Università di Losanna e all’Istituto Universitario Europeo di Firenze, autore di vari libri sul Medioriente, coordinatore del sito Syria Freedom Forever, da Tempest Nel giro di dieci giorni è caduto uno dei regimi più brutali del mondo. Ci sono state scene di giubilo, in particolare all’apertura delle prigioni dove migliaia e migliaia di persone sono state imprigionate, a volte per decenni e tante di loro torturate ed uccise. Le statue della famiglia Assad sono cadute in tutte le città della Siria e tutte le comunità vi hanno partecipato. Bashar al-Assad, il violento affossatore della rivoluzione siriana, figlio e degno successore del dittatore Hafez al-Assad che ha governato negli anni ’80, è fuggito dal Paese senza dare più notizie di se. A capo di un regime che ha sfruttato le divisioni religiose per mantenere il potere, Bashar al-Assad stava già per cadere durante la Primavera araba del 2011 e le massicce rivolte democratiche e sociali nel suo Paese. La repressione mortifera, gli arresti e [...]
mugandu
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18 hours 3 minutes ago
:: Ecosocialista Femminista Rivoluzionaria ::
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